Le spose bagonde

Creato il 17 aprile 2012 da Melly @MElly

Tulle, tulle come se non ci fosse un domani. Nuvole chiare che coprono il corpo, bustini così stretti che mi hanno fatto pensare alla scena di Via col Vento in cui Mamy dice: “non respiri Mis Rosella!”; poppe al vento, lustrini e perline. Scomodità più totale. E’ questo un abito da sposa. Complice il programma “Abito da sposa cercasi” e la mia più totale incomprensione della necessità di sposarsi e, soprattutto, di avere una cerimonia costosa, io e la mia amica Elisa, abbiamo deciso di “sposarci”.

Il primo vestito è effettivamente bello, mi dava un’ aurea sublime e delicata, quasi sembravo una sposa vera. Indubbiamente meraviglioso, questo abito semplicissimo esaltava le mie forme, dandomi un vitino di vespa da paura e evidenziando il seno. Il bustino, per quanto scomodo, era delizioso: in vita c’era un fiore formato da tanti fiocchi e sulla schiena, la chiusura a cerniera arricchita da tre piccoli fiocchini. Tutto sommato è portabile, la taglia che ho indossato era una 42, troppo stretta sulla mia “parte alta”, ma comunque comodo, soprattutto perchè la gonna non era nè pesante nè ingombrante. Ho capito di poter stare bene anche con un abito lungo.  Ho chiesto di provare abiti corti; me ne hanno dati due: uno lungo con gonna staccabile e uno color verde acqua. Il primo era tremendo: pesava una decina di chili, strapieno di sottogonne e ingombrante stoffa lucida a pieghe sul busto (ingrassa!) e piegata con rouches. Mi sono sentita un dolcetto a metà tra la decorazione dei cupcakes e la meringa bianca.

Su questo verde acqua, con bustino bianco e gonna vaporosa (il coprispalle era in più) ci ho realmente lasciato il cuore. Tempo fa, Elisa mi ha promesso di farmi un abito simile, con corsetto bianco e gonna azzurra… bene, adesso abbiamo il modello reale a cui ispirarci. Ovviamente senza perline

L’ultimo che ho provato è stato il modello principessa: immenso, gonfio, scomodo. Strumento di tortura rumoroso, caldo e pericolosamente ingombrante. Mi chiedo ancora oggi come una donna possa pensare di costringersi dentro un vestito simile. E’ impossibile sedersi, mangiare, camminare e muoversi con scioltezza. Bello l’effetto bicolore (peccato non si veda nella foto) dato dalla gonna rosa cipria con una cascata di strass a contrasto con la fusciacca grigio perla, sempre di tulle, che avvolgeva il bustino fino a sotto il seno. Sopra era un tripudio di fuori di tulle arricchiti si strass. OMG. Se non altro, con un abito del genere, puoi evitare i tacchi alti (come fanno a starci tutto il giorno???) e mettere le ballerine..

Per la mia amica, abbiamo pensato a un modello “serio” e a uno, come amano definirlo le appassionate di matrimoni, romantico. Ma a me sembrava uno spumino alla pesca guarnito di fiori di zucchero.

C’è chi ci ha additate come profanatrici di posti sacri, gente che sputa sui sogni altrui; c’è chi ci ha accusato di avere una voglia intrinseca e inconscia di sposarci e che siamo soloinvidiose delle spose principesse 26enni. Bene, a questa gente noi rispondiamo sorridendo e dicendo, semplicemente, che ci siamo divertite. Avevamo la curiosità di toccare questi abiti costosissimi, di vedere come ci sarebbero stati addosso (io più che altro ero curiosa di sapere come stavo in lungo, dato i miei 160 cm di altezza), volevamo sapere come fosse indossare un corseto (ora lo so, ed è scomodissimo!! a meno che non sia su misura) e un abito scomodo, ampio come un costume ottocentesco e vaporoso come una nuvola. Adesso che lo sappiamo, siamo entrambe ancora più convinte che quel giorno nella nostra vita non arriverà mai. Non solo per l’abito, chiaro…

Sharamelo!


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