... i preparativi...
Non ricordo quando l'ho letta o sentita... ce l'ho nella mente da sempre... e mi ero quasi convinto che avesse una origine antica, forse dal Decamerone.... all'imbarco...
Sta di fatto che "... ma dai, non sgarganare le staffole di baronza", che mi è uscito spontaneamente indirizzato a Mirella, che tentennava per entrare in kayak, è diventato in pochi minuti il tormentone della giornata...... Andrea e Mauro...
Poi, a casa e con calma, ho fatto una ricerca per capire che origine avesse la frase... ebbene aveva una origine ancora più antica... nella mia mente....Andrea, Mirella e Henry...
La frase è di Jacovitti, e sicuramente l'avrò letta in uno dei suoi immancabili diari che mi hanno accompagnato per tutte le scuole elementari... una frase che mi aveva colpito per l'originalità e la genialità dell'articolato reso simile al parlato del medio evo... per poter dire in maniera buffa una esclamazione un po' volgare...... Andrea, Mauro, Henry e Gianni...
Da quasi 60 anni mi gira nella mente e capita, a volte, che esca in qualche occasione che la stimola... ma mai aveva provocato un effetto così burrascoso ed evocativo...... un po' di solidi...
Ma veniamo ai fatti. L'escursione di domenica potrebbe anche avere un sottotitolo: il ritorno di Mirella.Già perché Mirella, dopo alcuni contrattempi avuti durante il viaggio alla Palmaria di inizio dicembre scorso, tentennava parecchio e concedeva solo alcuni assaggi "col contagocce" al suo rientro in kayak...
...Henry e la sua bandiera... in cielo...
Domenica era decisa a fare le cose per bene e a uscire in gruppo... bisognava soddisfare questo desiderio di riscatto! Ha trovato il luogo dell'imbarco ed il percorso da seguire... solo non si aspettava di arrivare a percorrere 15 Km.... i giochi continuano...
Così ci siamo ritrovati in 5 al porticciolo di Ispra: Mirella e Andrea, Henry, Gianni ed io. Mentre spettavamo che aprisse il bar per la colazione, sono arrivati Andrea e la figlia Greta. Un incontro combinato per riconsegnare la pagaia a Gianni dopo una necessaria manutenzione, una visita che ci ha fatto molto piacere.... e finiscono... all'ultima goccia...
Dopo la colazione, salutati Andrea e Greta, ci siamo imbarcati verso sud costeggiando lentamente fino ad Angera. Quasi a destinazione abbiamo incontrato altri due pagaiatori, che ci è capitato altre volte di incrociare sul Lago Maggiore, e con loro abbiamo condiviso la pausa pranzo.Alle sbarco, i nostri due nuovi incontri, hanno esibito ed offerto baldanzosi una bottiglia di sambuca... giusto come aperitivo... e avevano anche una dose industriale di bicchierini, dei veri professionisti!
Henry si è sentito punto nell'orgoglio di scozzese ed ha subito sfoderato un'altra bottiglia di un liquore dolce, che "andava giù come l'acqua"... andava giù così bene che in breve tempo siamo riusciti a scolarla... e tutti abbiamo fatto il nostro dovere... probabilmente questo ha giocato a favore del tormentone... chissà...
... Mirella...
Il carburante ingerito, oltre ai solidi naturalmente, ci è servito per tornare al punto di partenza con nuove energie e per vuotare e caricare in frettissima i kayak sulle auto... un nuovo appuntamento era in programma: la birra di chiusura incontro prima dei saluti.... Mauro...
Dopo un paio di giri di vino e Guinness, piluccando patatine e vari salatini "assorbenti", ed esserci poi goduti uno spettacolare tramonto dalla vetrata del bar, per me ed Henry la giornata ha avuto un ulteriore piacevole epilogo con pizzoccheri, zola, bresaola, salame e pane casereccio a casa di Mirella ed Andrea... una favola... mentre un barilotto con 40 pinte di birra in fermentazione borbottava continuamente in un angolo e spesso interveniva nei nostri discorsi con sonori intercalari... chissà che buona birra diventerà: maturare in compagnia di estimatori deve sicuramente portare ad un ottimo risultato...... terzo round...
Grazie a tutti per l'ennesima splendida giornata passata insieme... ed anche per le immagini di questo post. ...ad libitum...