A Monte Franoso accadono cose che accadono più o meno dappertutto, niente di speciale. Solo che noi abbiamo deciso di raccontare quello che accade lì e non altrove ed è per questo che vi narro questo piccolo aneddoto.
Il figlio di un influentissimissimo uomo politico montefranosino porta a spasso il cane ai giardinetti. Chi lo vede pensa più che sia il cane a portare a spasso lui ma poco conta. Il cane, a un certo punto, ha sete e il nostro ragazzotto apre il rubinetto della fontanella pubblica, quella messa proprio di fronte alla fontana con la scatola che gira, il cosiddetto monumento al giramento di scatole. Un signore di una certa età, che ha portato a prendere un po’ d’aria i nipotini, vede la scena e chiede al giovane di fare almeno attenzione che la bestia non tocchi con la bocca il rubinetto, dove di solito bevono i bambini. E il ragazzotto che risponde? Dai che lo sapete…. Ve lo dico? No, non risponde il classico “lei non sa chi sono io”, fa di meglio. Risponde “tu non sai chi è mio padre! Io faccio come mi pare!”. Amen e cosissia, se non fosse che, udita questa dichiarazione di umiltà e fratellanza, la gente presente ai giardini s’incazza al punto tale che il ragazzotto e il suo cane debbono accelerare il passo non poco per evitare di fare una brutta fine.
Questo accade a Monte Franoso. Da altre parti, probabilmente, il ragazzotto l’avrebbe vinta punto e basta, nel silenzio-assenso generale.
Luca Craia