Sono ormai alcuni anni che il colore non è assolutamente più tabù in Bonelli. Anzi, ormai tutte le testate, almeno quelle di “punta” hanno una loro periodica uscita nello splendore del technicolor, a dimostrazione dell’apertura alla policromia che si è avuta in questi anni nella casa editrice meneghina.
Non sorprende, quindi, che anche alla collana “Le Storie”, avventure autoconclusive senza protagonista fisso e che hanno finora toccato, in sostanza, tutti i generi della narrativa, venga affiancato uno speciale estivo, rigorosamente a colori. L’onore di tenere a battesimo la nuova pubblicazione è toccato a due “vecchie volpi” bonelliani: Peppe De Nardo e Giampiero Casertano, ormai attivi da venti anni in Bonelli. Ambedue sono colonne di Dylan Dog, hanno avuto esperienze con altri personaggi della casa editrice di Tex e hanno già fatto parte della lunga lista di autori già confrontatisi con “Le Storie”. Insomma, un team con cui andare sul sicuro. Anche la tematica scelta per occasione è di quelle sempreverdi: gli ultimi anni della dissennata vita di Michele Angelo Merisi da Caravaggio, forse il più grande pittore italiano, certamente il più irrequieto.
L’esperto sceneggiatore campano mostra di aver fatto i compiti a casa: gli eventi storici e gli spostamenti avuti dal Caravaggio, in questa sua ultima concitata fase, sono narrati con grande accuratezza storica e, per dar pepe alla vicenda, inserisce personaggi ed elementi volutamente romanzati, ma mai sopra le righe, che aderiscono in maniera perfetta alla narrazione e riescono a essere storicamente credibili.
Peppe De Nardo riesce a dare ritmo a tutta la vicenda, che è fondamentalmente una caccia all’uomo, e lo fa soprattutto grazie al sapiente uso dei dialoghi e delle didascalie, vero marchio di garanzia del creatore di Billiteri: i dialoghi tra i personaggi sono fluidi, studiati, godono di buona musicalità.
Le stesse didascalie, a cui De Nardo affida i pensieri che il capitan Serrano trascrive sul suo diario, sono “letterarie” al punto giusto, riuscendo a non creare quella sensazione di stucchevolezza nella quale rischiano di cadere alle volte i racconti in prima persona.
Sicuramente una storia solida e ben narrata, forse bisognosa di qualche tavola in più – la foliazione del’albo è già maggiorata di 16 tavole rispetto a un numero regolare della collana – con alcuni personaggi che avrebbero avuto bisogno di maggior spazio per esprimere potenzialità rimaste in essere. Una storia comunque molto “classica”, che fa della tecnica narrativa la sua peculiarità migliore.
I disegni di Giampiero Casertano, come al solito molto preciso quando si tratta di storie in costume, si giovano dei colori tutto sommato discreti scelti per le sue tavole: senza coprire le belle matite dell’artista milanese, le tonalità chiare e luminose arricchiscono bene il tratto corposo di uno dei disegnatori punta della casa editrice. La sensazione del movimento dato in quasi ogni vignetta ai personaggi fa il resto, regalando inquadrature leggibili e profonde. Molto interessante anche l’idea di inserire, in alcune vignette, particolari reali dei quadri di Caravaggio: una scelta per metterne in luce l’immensa bellezza, ma anche utile a scopi narrativi, visto che tali frame vengono mostrati sempre in concomitanza di dialoghi in cui viene fatta percepire la potenza rivoluzionaria delle sue opere, sia in negativo che in positivo.
Il primo numero di Le Storie Special è dunque significativo: il colore si, ma per continuare a narrare anche storie classiche.
Abbiamo parlato di:
Le Storie Speciale#1 – Uccidete Caravaggio!
Giuseppe De Nardo, Giampiero Casertano
Sergio Bonelli Editore, Luglio 2014
128 pagine, brossurato, colore – 6,00 €