Magazine Diario personale

Le strade del doppio senso

Da Ransie @_Ransie_

I colleghi di lavoro sono come la famiglia; non te li scegli, so così e te li prendi. E li sopporti come so so.
Stessa cosa per i clienti. Sono come i fidanzati altrui, le mogli, i generi, gli zii acquisiti. Entrano dalla porta e fanno la cuccia nella tua casa un po’ troppo spesso. Sono peggio dei parenti stessi; con loro devi mostrarti ancora più ospitale ché se fai imbruttire loro, sai che rogne ti tocca poi subire dal parente sponsor? Tale e quale ai clienti.
Si mettono alla tua scrivania, parlano a vanvera*, sanno tutto di tutto ma in realtà pure coloro che sanno non sanno mai tutto-tutto e sfracassano i coglioni a morte.
Ieri un tale di grossa, grossissima stazza si è seduto alla mia scrivania. Di routine preparo ciò che serve prima ancora che questi possano “chiedere l’infinito e oltre” e spiego tutto come se stessi insegnando in una classe di prima elementare. E non li faccio parlare perché spesso pongono domande che non stanno ne’ in cielo ne’ in terra
Li rassicuro, do loro tutte le copie di sto mondo – sai, per tenere tutte le carte in ordine – così dicono.
[Poi ci vai a chiedere na cosa e questi non trovano mai una beneamata cippa!].
Dicevo, consegno loro tutto il materiale e glielo ripongo pure. Ogni tanto appiccico pure qualche post-it qui e lì così non possono dire – ma lei non me l’aveva detto -.
Comunque, il tale di grossa stazza mi ha fregata. Con le sue manone prendeva tutte le carte che poggiavo sulla scrivania e se le nascondeva tra i suoi documenti. Ho anche pensato di essere pazza. Vedevo documenti e un attimo dopo non li vedevo più.
Ma dove sono finiti? – mi chiedevo ad alta voce. E lui me li ridava farfugliando Dio solo sa cosa.
Un processo di dare e avere infinito.
Fin quando non mi ha fatto innervosire…

Basta! Lo tiri fuori!!!
[cazzo cazzo ma che dico?! – VERGOGNA]

Sbarra gli occhi lui. Li sbarro e li nascondo io come l’ultima delle svergognate e faccio finta di niente.
[finta di niente un corno!]


Seconda nota del diario:
Fare attenzione ai doppi sensi. 


*o come avrebbe scritto A. [protagonista di: Quesiti geometrici ] : A VAMBERA!


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