Magazine Hobby

Le Streghe nelle credenze popolari

Da Cristina2012

le streghe Nelle credenze popolari

Nelle credenze popolari le streghe e gli stregoni sono esseri umani, nati o divenuti capaci di trasformarsi per molti modi e specie in bestie (gatti a lunga coda, cani o montoni di colore nero, pipistrelli, volpi, serpenti, ecc.).

Sono streghe e stregoni nati gl’individui concepiti nella notte dell’Annunciazione e venuti alla luce nel periodo delle Tempora, nella notte del Natale, e precisamente sul punto della mezzanotte.

Essi si distinguono per alcuni contrassegni come il codino sul collo (punta di capelli), il codino alla base della schiena (coccige pronunziato), e possono essere liberati dal male ch’è in loro mediante speciali riti, quali, p. es., l’estrazione di qualche goccia di sangue.

Diventano tali, invece, coloro che commettono qualche sacrilegio: la cosiddetta “messa del diavolo” che si ottiene commettendo, per quaranta giorni consecutivi, un peccato mortale al giorno; o il masticare e inghiottire, inginocchiati in chiesa, una foglia di olivo durante l’elevazione dell’ostia; o il sedere sulla pietra sacra dell’altare, nella notte del Natale, uscendo poi dalla chiesa per una porta diversa da quella dalla quale si è entrati.

Le streghe si vedono frequentemente nei crocicchi (bivî e quadrivî); si radunano ogni sabato e, talvolta, anche il venerdì; in concilî notturni, sotto alberi (quali il noce di Benevento), ove fanno ridde infernali, ora ignude, ora a cavallo di caproni (il più terribile di tutti i concilî è quello che avviene in novembre, nella notte di S. Simone); volano per l’aria, impavide attraverso venti e bufere; e tentano continuamente insidie e malefici agli animali domestici e agli uomini, specialmente ai bambini, che battono con sacchetti di arena finissima, rendono brutti e storpî, dissanguano.

Alcune hanno il privilegio di visitare l’Inferno e il Purgatorio due volte la settimana, il mercoledì e il sabato, sopra montoni nerissimi.

Il potere delle streghe, che ha nella “fattura” (v.) una delle tante espressioni, aumenta nella notte di S. Giovanni. I mezzi che il popolino ancora ritiene efficaci per accertarsi della loro qualità, o della loro presenza, come quelli usati per neutralizzare i loro malefizî, sono ancora gli stessi o derivano da quelli usati un tempo dai tribunali.

Gettando un pettine o qualche spillo o una moneta del giubileo nella pila dell’acqua santa, s’impedisee alle streghe di uscire dalla chiesa; guardando in un crocicchio attraverso le corna di una forcinella, si ha la virtù di vederle nelle loro funzioni e di metterle in fuga.

Ad allontanarle dalla casa si getta, ogni sabato, sul fuoco un pizzico di sale e si conficca sotto la sedia un coltello.


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog