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Le tangenti della sanità lombarda a un “primo” punto di svolta

Creato il 03 ottobre 2013 da Molipier @pier78
Le tangenti della sanità lombarda a un “primo” punto di svolta Massimiliano Gallana Massimiliano Gallana vedi altri articoli 03 ottobre 2013 14:00

Si è optato per il patteggiamento, con pene che partono da un anno e sei mesi, per arrivare a due anni di reclusione, per la definizione della causa riguardante la tangentopoli sanitaria lombarda. Nell’ambito dei patteggiamenti è stata anche disposta la confisca di una villa in Sardegna del valore di circa 500mila euro.

Imprenditori come Giuseppe Lo Presti, e i figli Salvo Massimiliano e Gianluca, che erano stati arrestati lo scorso Marzo proprio quando la Procura di Milano iniziava le proprie indagini, sono le persone coinvolte dal giudizio di condanna.

L’inchiesta della Procura aveva portato alla luce un giro di potenziali tangenti nell’ambito della sanità lombarda di importi rilevanti, fatto che aveva portato, tra l’altro, allo scioglimento della Giunta Formigoni (sotto accusa per corruzione e turbativa d’asta), ed aprendo formalmente lo scandalo che durava da diversi anni.

Il giudice delle indagini preliminari, Enrico Manzi ha ratificato cinque patteggiamenti definitii tra i Pubblici Ministeri Claudio Gittardi e Antonio D’Alessio e le difese: due anni e dieci mesi a Giuseppe Lo Presti, due anni a Salvo Massimiliano Lo Presti, un anno e sei mesi a Gianluca Lo Presti, due anni all’ex direttore della Padania Leonardo Boriani e due anni e quattro mesi a Pierluigi Sbardolini, ex manager dell’ospedale San Paolo di Milano.

Il patteggiamento definito oggi è sicuramente solo l’inizio di una processo definitorio dello scandalo della sanità lombarda, che sicuramente porterà allo scoperto nuovi nomi, e vicende.

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