Con il termine terapie sessuali ci si riferisce a tutti quegli interventi che secondo vari approcci, affrontano le difficoltà sessuali individuali o di coppia. La sessuologia clinica nasce come risultato di un lavoro di équipe con le discipline mediche, in particolare la ginecologia e l'andrologia e negli anni sta guadagnando territorio e sempre maggiore autonomia scientifica. Prima della nascita delle terapie sessuali già Freud, per primo, si era interessato alle problematiche sessuali dei suoi pazienti, ed aveva tentato di risolverle con la sola analisi. I risultati non incoraggianti e i lunghi tempi del trattamento hanno stimolato altri ricercatori, specialmente americani, a sperimentare nuove forme di terapia che fossero pensate ad hoc per il trattamento delle principali disfunzioni della risposta sessuale, sia nell'uomo, sia nella donna.Le terapie sessuali nascono intorno agli anni '60 ed hanno come obiettivo quello di favorire ed aiutare i singoli o le coppie a ricreare un contesto favorevole e ad acquisire strumenti cognitivi ed emotivi che permettano la creazione di una sessualità soddisfacente. Il trattamento delle disfunzini sessuali attraverso l'utilizzo della terapia sessuale avviene sempre ad opera di sessuologi clinici ed è specifica dell'intervento sessuologico.Master e Johnson sono i pionieri della terapia sessuale. La loro originalità sta nell'aver integrato la visione medica con quella psicologica nel trattamento dei disturbi sessuali, infatti, il primo era un medico, la seconda era uno psicologo analista. Le prime sperimentazioni di terapia sessuale consistevano nel seguire le coppie sotto diversi aspetti, e cercando per ognuna di loro di costruire percorsi terapeutici attraverso l'utilizzo di tecniche comportamentali che spesso prevedevano l'esecuzione di prescrizioni comportamentali studiate dai terapeuti sulla base del problema presentato dalla coppia. L'obiettivo di questi studi pioneristici era la realizzazione del piacere, che si tentava di favorire attraverso il soddisfacimento dei desideri e dei bisogni dei partners. Questi studi pioneristici sono stati analizzati da una studiosa di nome Helen Singer Kaplan, la quale ha ampliato il concetto di terapia sessuale e ha tentato di arricchire il bagaglio tecnico non solo da un punto di vista psicologico, ma anche integrando le conoscenze provenienti dalle scienze mediche e di conseguenza dalla fisiologica, specificamente degli organi genitali e delle fasi di risposta sessuale.
Molto spesso davanti ad una problematica sessuale chi si rivolge al sessuologo è sempre il partner che sperimenta il sintomo. E' molto importante iniziare a considerare che un trattamento ottimale della problematica sessuale spesso prevede che entrambi i partner si interroghino sulla disfunzione che la loro coppia sperimenta. Spesso non è il singolo che sperimenta un disagio, ma è la coppia che sperimenta difficoltà nella capacità di comunicare, difficoltà nell'accendere nuovamente un desiderio sessuale, incapacità nell'affrontare nuove fasi del ciclo vitale della coppia, anestesia dal punto di vista dell'orgasmo, orgami troppo veloci.Già Master e Johnson proponevano che le terapie sessuali fossero condotte in presenza di entrambi i partner, e in condizioni ottimali che le coppie stesse, in alcuni casi specifici fossero accompagnate nel loro percorso terapeutico da una coppia di terapeuti. Ancora oggi coppie di sessuologi propongono terapie sessuali a coppie in difficoltà. In questi casi si parla sempre di co-terapia di coppia e prevede l'utilizzo di prescrizioni comportamentali attraverso indicazioni di esercizi pratici che vengono assegnati alla coppia da svolgere a domicilio, nella propria intimità. Le esperienze vengono poi discusse e associati a colloqui verbali con il sessuologo o i terapeuti, nel caso in cui siano due.
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