1) I tamponi nel naso. Giusto per rendere l'idea, non si tratta dei tamponcini di garza che si mettono in caso di epistassi. Sono due salsicciotti spessi quanto un dito medio (così uno capisce subito il messaggio) e lunghi due volte il dito medio (e a quel punto non solo capisci, ma lo senti pure bene, il messaggio...) che, nel mio caso, sono stati inseriti in fase d'intervento fino al basicranio, l'osso del cranio che mette in relazione l'endocranio con la colonna vertebrale e non fuoriuscivano dalle narici: 15 cm di tappi con almeno 1 cm di diametro su per la capoccia per 36 ore. Quando me li hanno tolti il mondo è diventato bellissimo
2) L'attacco di colite di ieri: saranno le medicine, sarà lo stress, sarà un virus che gira (e se girano, prima o poi arrivano da me, statene certi), sarà quel che sarà, ma mi sono fatta una 12 ore non stop io e il water che quasi quasi Bru' mi denunciava per adulterio
3) Le battutine del cavolo di chi non ha capito un cacchio del perché dell'intervento e, senza avermi vista, pensa che io abbia fatto una plastica al naso per cui al telefono afferma cose del tipo 'Per belle apparire bisogna soffrire'. Come se a 56 anni una persona normodotata intellettivamente potesse ancora avere la fregola del profilo francese!
E voi, amiche, che volete cancellare questo mercoledì?
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Anch'io
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Vita da MuseoNon per tutti
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