Secondo l’Agenzia Spaziale Russa mancano poche ore al rientro di Phobos Grunt. I frammenti della sonda russa cadranno probabilmente nell’Oceano Pacificio vicino alle coste cilene anche se, prima di questa ipotetica e probabile fine, passerà sopra il cielo italiano. L’ora stimata è intorno alle 18.15 ora italiana.
La sonda Phobos Grunt partita l’8 novembre 2011 dal cosmodromo russo di Baikonur in Kazakistan, avrebbe dovuto raggiungere uno dei due satelliti di Marte, Phobos, e prelevare dei campioni di terreno per poterli analizzare e riportarli a Terra. Sarebbe stato uno dei più grandi successi dell’Agenzia russa, dato che rappresentava il primo satellite russo a raggiungere il suolo marziano (anche se in realtà, un satellite di Marte). In realtà, la sonda non è mai riuscita a prendere la rotta per Phobos ed è rimasta in orbita terrestre, variando sempre di più, col passare del tempo, la sua quota e la sua velocità. Rimane comunque ancora misterioso il fallimento del terzo tentativo verso il pianeta Marte. Il primo tentativo risale al 1988, anche se fin dal 1960 l’obiettivo dei russi era quello di raggiungere un altro pianeta del sistema solare. Il Presidente di ROSCOSMOS Vladimir Popovkin, anche se in modo del tutto diplomatico, non ha completamente smentito la possibilità di un sabotaggio durante il sorvolo di aree del pianeta non controllabili da Mosca.
Disponibile sul sito dell’Agenzia Spaziale Russa: http://www.federalspace.ru/img_popup.php?img_url=/img/news/2012_01_13_fobos_b_1.jpgSecondo l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI, http://www.asi.it/it/news/phobosgrunt_in_caduta_sulla_terra_0) il satellite, che ha al momento una quota variabile tra i 145 e i 167 chilometri, ha un range di caduta stimato tra le 13:00 di domenica 15 gennaio e le 04:30 del mattino di lunedì 16 gennaio. Qui sopra tutte le traiettorie di Phobos Grunt nelle prossime ore, entro il periodo di incertezza.
E’ molto probabile che l’impatto avverrà in acqua, visto che la Terra è composta per il 70% di acque emerse. I 200 chilogrammi di materiale del satellite si frammenteranno in circa 20-30 unità; 200 chilogrammi è solo una piccola parte della massa iniziale del satellite che è di 13 tonnellate.
Al momento non c’è motivo di preoccupazione secondo il comunicato stampa dell’Agenzia Spaziale Russa, dato che i serbatoi in alluminio esploderanno a causa dell’attrito.
Al momento, le possibilità che un frammento raggiunga il suolo italiano sono scarse, stimate inferiori al 1,5%. Vi sono comunque tre aree di sorvolo, qui sotto riportate e fornite dall’ASI stessa.
La prima aree di sorvolo riguarda il centro-nord Italia e ancora una volta, come con il precedente satellite UARS, passerà sopra il Triveneto. Il transito è previsto tra le ore 19:14 e le 19:44 ora italiana.
La traiettoria di Phobos Grunt sulla regione centro-nord italiana. Disponibile sul sito web dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) alla pagina http://www.asi.it/files/Allegato%201.jpg
La seconda traiettoria prevista per Phobos Grunt sull’Italia è prevista tra le ore 23:50 del 15 gennaio e le 00.20 del 16 gennaio. Disponibile sul sito dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI): http://www.asi.it/files/Allegato%202.jpg
Il terzo tracciato dell’orbita di Phobos Grunt sull’Italia riguarda le isole Sardegna e Sicilia e la costa nord africana. Il transito è previsto per le ore 01.20 e le 01.50 del 16 gennaio. Disponibile sul sito dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI): http://www.asi.it/files/Allegato%203.jpg
Sito dell’Agenzia Spaziale Russa ROSCOSMOS: http://www.federalspace.ru/main.php?id=2
Fonte Agenzia Spaziale Italiana (ASI): http://www.asi.it/it/news/phobosgrunt_in_caduta_sulla_terra_0
Sabrina