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Le unioni civili sono un diritto

Da Stefano @bersatweet
Le unioni civili sono un diritto

La politica si sta lentamente risvegliando dal letargo vacanziero e gli abbronzati abitanti delle aule parlamentari spuntano fuori come i funghi, imponendo all'attenzione di noi cittadini le solite promesse-non promesse che ci ricordano, qualora ne avessimo bisogno, in che Stato siamo ridotti. E dunque, fiato alle trombe, entro il 15 ottobre avremo finalmente la legge sulle unioni civili! Certo, prima dobbiamo discutere degli ultimi dettagli della riforma costituzionale del Senato, su cui ormai è stata raggiunta una piena condivisione, per cui in pochi giorni la riforma sarà legge. E subito dopo occorre cominciare la discussione sulla legge di Stabilità, quindi, sì, il 15 ottobre è la deadline corretta. Ne siete convinti? Se la vostra risposta è sì, probabilmente sottovalutate il potere della Nuova Inquisizione, guidata con invidiabile sagacia dal Gran Maestro Giovanardi.

Avevo già affrontato l'argomento (cliccate qui, per rileggere il post) e oggi, dopo due anni, ci ritroviamo ancora a discutere sul significato delle parole famiglia, coppia, educazione. Il risultato è che il disegno di legge presentato dalla senatrice Cirinnà è stato approvato in Commissione Giustizia a marzo, ma l'iter emendativo è come al solito impervio, soprattutto considerando che Mastro Giovanardi è indaffaratissimo nell'elaborazione di strategie paramilitari volte all'abbattimento di questo virus omosessuale che sta infettando il nostro paese. I bigotti inquisitori sostengono che chi è cattolico non può accettare un disegno di legge che equipari il matrimonio convenzionale all'unione di due persone dello stesso sesso. L'attività politica di uno Stato deve essere rivolta a tutti, indipendentemente dal credo religioso: i cattolici che non vogliono creare una società basata sull'eguaglianza e sui diritti universali sono paragonabili agli integralisti islamici, che intendono portare la religione anche e soprattutto in politica, basando lo stato non su una costituzione democratica, ma sul Corano.

Chiunque sia contrario a questo ddl, ha realmente capito a che cosa si sta opponendo? Alcuni esempi: ad una coppia omosessuale nella quale uno solo dei partner lavora, non sono corrisposti gli assegni dei familiari a carico; in caso di morte, il partner non può rientrare nella linea di successione, benchè abbiano vissuto una vita intera insieme e non ha neanche diritto alla pensione di reversibilità.

Da evidenziare inoltre che il ddl Cirinnà prevede che "all'unione civile si applichino tutte le disposizioni di legge previste per il matrimonio, ad esclusione della disciplina di cui all'articolo 6 della legge 4 maggio 1983, n. 184". Per intenderci, le adozioni di minori sono escluse (ovviamente non considerando i figli biologici di uno dei due partner). Perché sono convinto che molti, spesso privi di informazione, si lascino fuorviare dall'idea che con questa legge si stia distruggendo l'idillio della magnifica (quanto falsa) famiglia del Mulino Bianco. Eppure, proprio ai bambini dovremmo pensare, alle situazioni fastidiose e imbarazzanti in cui spesso si ritrovano a vivere: Veronica ce lo racconta nel suo blog (cliccate qui per il post completo). Queste sono storie vere, purtroppo.

Concludo, invitandovi alla lettura di due post molto interessanti, che dimostrano come la percezione della diversità sia un grande ostacolo per l'evoluzione della società. Quando diversità e uguaglianza saranno sinonimi, potremo dire di vivere finalmente in un mondo civile.

Quando il commesso insinua che sei lesbica - dal blog di Elena Torresani

Avanti in retromarcia - dal blog di Isa Versione argentina


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