La Germania, nota per il forte rigore nel rispettare le regole, e’ stata vittima di scandali che ne hanno fortemente scosso l’identita’. La pretesa di leadership morale (accoglienza profughi) europea e’ stata smorzata quasi in un tentativo di rimetterla in riga
Ci sono due aspetti interessanti di questo scandalo mega-pubblicizzato che coinvolge la Volkswagen e gli imbrogli nei dati di emissione dei suoi veicoli diesel. Il punto più evidente è che l’aumento della produzione di vetture diesel è il risultato diretto delle pressioni esercitate dai “cultisti” del riscaldamento globale. In quanto le auto a diesel emettono un po’ meno CO2 delle automobili a benzina normali, le prime tendono ad essere prodotte e vendute in maggior numero. Questo è in linea con il Protocollo di Kyoto del 1997.
A parte il fatto che il riscaldamento globale – è una bufala totale – questa transizione verso le automobili a diesel è particolarmente preoccupante perché producono molto più ossido di azoto e biossido di azoto rispetto alle auto normali. Questi gas sono dannosi perché contengono più particolati – particelle che penetrano nei polmoni, nel cervello e nel cuore. I motori a diesel sono anche in gran parte responsabili per gli aumenti di inquinamento dell’aria nelle principali città europee, situazione particolarmente grave per le persone che soffrono di asma.
L’altro aspetto significativo di questa storia, che vogliamo esplorare, è capire se questo ennesimo attacco all’industria tedesca faccia parte di un altro “messaggio mafioso” rivolto alla Germania – il primo è stato l’assalto a Lufthansa colpevole di non essersi accertata delle condizioni psico fisiche del pilota suicida – il quale si sarebbe deliberatamente schiantato al suolo, uccidendo 149 persone, perché “depresso”.
Almodovar – Storie pazzesche (2014)
La Germania Corporativista, come vediamo, è strettamente allineata con la sua compagnia aerea, e con le sue industrie automobilistiche. In effetti, lo stato della Bassa Sassonia, dove ha sede VW, detiene circa il 20 per cento della società. Pertanto, un attacco a una grande industria tedesca è un attacco alla stessa Germania.
“Il detto è che, quando Wolfsburg ha un raffreddore, tutto lo Stato si ammala”, ha affermato Rebecca Harms, un deputato di primo piano per i Verdi al Parlamento europeo, che è cresciuta nella Bassa Sassonia. Ora “la sua reputazione è davvero danneggiata. Si tratta di una catastrofe, non solo per la Bassa Sassonia, ma per una società globale “, con 600.000 dipendenti.
La vulnerabilità tedesca tuttavia, era gia’ stata esposta quest’anno, quando il co-pilota di un jet della Germanwings si è schiantato contro una montagna francese, deliberatamente, uccidendo se stesso e le altre 149 persone a bordo.
Il presidente di Lufthansa, società madre di Germanwings, inizialmente insisti’ sul fatto che la società aveva compiuto ogni controllo, e che non c’era modo di prevedere le tendenze suicide del co-pilota. ”
LA GERMANIA POTREBBE LASCIARE LA COALIZIONE USA ANTI-ASSAD
Pensare che il governo tedesco voglia abbandonare gli Stati Uniti e la NATO sarebbe troppo ottimista, ma è chiaro che la Germania sia stanca di assorbire i costi delle guerre di Washington – sia in termini di miliardi di commercio perso e posti di lavoro a causa delle sanzioni, o di dover assorbire milioni di profughi dalla Siria.
(storia completa – qui)
Proprio al momento giusto – nel giro di pochi giorni – la massiccia macchina del fango viene scatenata contro Volkswagen (Auto del Popolo), originariamente disegnata da Hitler stesso – ma qui si divaga. In effetti sembra che Vladimir Putin avesse ragione, dopo tutto, quando fece questa affermazione nel 2014:
“Ci sono rapporti i quali indicano che leader mondiali siano sotto ricattato. Non è un caso che il ‘Grande Fratello’ stia spendendo miliardi di dollari per la sorveglianza in tutto il mondo, anche per quanto riguarda gli alleati più stretti.” (Qui)
Fidatevi di me. Questo “scandalo” non riguarda le “emissioni”. Sulzberger lo sa, Putin lo sa, la Merkel lo sa, e anche voi lo sapete. L’unica domanda è, come si comportera’ oa Merkel?
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