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Le vetrate nell'arte

Creato il 09 ottobre 2014 da Artesplorando @artesplorando

Le vetrate nell'arte

Particolare di alcune icone delle vetrate decorate del duomo di Milano

La vetrata è stata ed è un mezzo che gli artisti utilizzano per creare capolavori. Ma cosa si intende per vetrate? si tratta di schermature realizzate con lastre di vetro di piccole dimensioni sostenute da un sistema di telai in piombo. Per la loro produzione vengono impiegati vari sistemi: la soffiatura in stampi dalle pareti quadrate, il cilindro, la colatura semplice. Le vetrate avevano anche uno scopo conservativo perchè mantenevano l'ambiente in una semioscurità che tutelava le opere conservate nelle chiese. Ovviamente questo tipo di arte è legata a filo doppio con la Chiesa, le cattedrali e la loro decorazione. La produzione di vetrate policrome ebbe la sua massima diffusione tra il XII e il XIII secolo quando si affermarono in tutta Europa le varie declinazioni del Gotico. Questo stile architettonico prevedeva la costruzione di chiese dal marcato slancio verticale e con l'apertura di grandi finestre. Famose in tutto il mondo sono le vetrate della cattedrale di Chartres: eseguite fra il 1150 e il 1240 occupano una superficie complessiva di circa 7000 metri quadrati, per un totale di 176 finestre. In Italia  l'uso di decorare le finestre delle chiese con vetrate figurative è un fenomeno di importazione, giunto attraverso l'affermarsi dello stile gotico. Per la realizzazione delle vetrate del duomo di Milano, uno dei maggiori cicli esistenti in Italia, molti maestri vetrai furono fatti venire dalla Germania e dai paesi fiamminghi.Dopo un generale disinteresse tra Barocco, Rococò e Neoclassicismo, bisognerà attendere il XIX secolo per assistere ad una rinascita dei vetri policromi.Con l'Art Nouveau e il Liberty, la vetrata ha il suo grande rilancio, sviluppando forme e cromatismi nuovi. Louis Comfort Tiffany rinnova profondamente la vetrata sia dal punto di vista iconografico che tecnico, introducendo l'uso di vetri opachi, fatti produrre da lui stesso, e sostituendo il profilato in piombo con un nastrino di rame. Gli artisti come Antoni Gaudì, Mackintosh e Frank Lloyd Wright ne rinnovano profondamente l'aspetto formale. In Italia mentre la ditta Beltrami lavora a Milano, a Venezia Teodoro Wolf Ferrari e Vittorio Zecchin propongono vetrate svincolate dall'architettura, di piccola dimensione e di grande impatto decorativo.Attualmente, dopo una parziale decadenza nel secondo dopoguerra (in cui ci si occupa soprattutto di restauri), ha fatto seguito una rinascita, con innovazioni che riguardano sia il piano formale che quello tecnico. Ricordiamo solo Chagall, le Corbusier e Anzolo Fuga. Dopo decenni di arredamento spoglio e minimalista l'uso della vetrata come decoro della propria abitazione è in rapida espansione.

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