Ammetto che ho sempre un po’ snobbato ingiustamente le ville venete della Riviera del Brenta. E’ un classico all’italiana, quando vivi vicino a certe meraviglie rimandi sempre la visita perché pensi di poterci andare in un secondo momento. Questo sabato invece, munito di bici e pranzo al sacco, ho deciso di partire alla scoperta delle ville venete della Riviera del Brenta e di passare una bellissima giornata all’aria aperta. Certo, facendo andata e ritorno in bici i chilometri sono molti, circa 50, ma, c’è anche molto tempo per riposarsi ed ammirare il panorama in tutta tranquillità.Per chi non conoscesse la riviera del Brenta, posso solo accennare che è uno degli itinerari fluviali più belli in Europa, costituito dall’antico corso del Brenta, e dove i patrizi veneziani vi costruirono magnifiche “possessioni di ricreazione”.
Villa la Malcontenta
La villa Malcontenta vista dal fiume
Inizio il mio itinerario alla scoperta della riviera del Brenta da Malcontenta, ultimo avamposto del comune di Venezia, e dove si può ammirare, la famosa villa detta "la Malcontenta", costruita nel 1571 per i Foscari. La leggenda vuole che il nome della villa derivi dal ritratto di una dama di casa Foscari, relegata qui per punizione. E' più probabile invece che il soprannome provenga dalla località stessa, chiamata così già dal 1431 quando venne scavato un canale per portare le acque del Brenta da Oriago, e che fu chiamato “fossa dei malcontenti” per le proteste degli abitanti che se ne ritennero danneggiati.Purtroppo la villa non è aperta tutti i giorni e per la visita è bene telefonare in anticipo. Faccio qualche foto dall’esterno e parto in bici risalendo il corso del fiume Brentafino a raggiungere Oriago, un tempo teatro di lotte tra veneziani e padovani, ricordato anche da Dante (Purgatorio) per l'uccisione di Iacopo del Cassero nel 1298. Qui una breve sosta per ammirare Villa Mocenigo, sede della mia università e ricordi di gioventù (non so se possa interessare), e via pedalando di nuovo lungo strade poco trafficate, dove la presenza della strada statale, nell’altro lato del fiume, non dà molto fastidio.villa Mocenigo ad Oriago
cartelli segnaletici
la riviera del Brenta
A volte si lascia il fiume per inoltrarsi nella campagna veneta, anche qui con diverse ville venete e, seguendo sempre i cartelli indicatori, arrivo a Mira, uno dei comuni più grandi della riviera del Brenta, dalla classica forma allungata lungo le due sponde del Brenta. Molto caratteristica la parte di Mira Porte, con una tonalità di “venezianità” tipica dei villaggi lagunari, e la zona Valmarana, dove è possibile visitare due ville venete: la barchessa Valmarana e la più famosa villa Widmann Foscari, eretta nel 1719 e trasformata in forme barocche francesi nella seconda metà del sec. XVIII, ora proprietà della provincia di Venezia.
Mira verso villa Widmann
il centro di Mira
Dopo la sosta foto, continuo pedalando fino a raggiungere Dolo, tipico borgo dall’aspetto veneziano, con diverse ville venete e ponti secenteschi. Lascio la bici in centro paese e passeggio un po’ lungo il fiume con gli antichi mulini e lo squero che risale ai tempi della Serenissima.pedalando lungo la riviera de Brenta
lo squero di Dolo
una delle tantissime ville lungo il percorso
Un po’ di riposo e di nuovo in bici con destinazione Stra. Pure in questo tratto si percorre una ampia zona di campagna veneta, con numerose ville venete, alcune diventate hotel oppure ristorante. L’arrivo a Stra è dominato dalla splendida villa Pisani, forse la più grandiosa di tutte le ville venete, costruita per la famiglia Pisani e punto finale di questo mio giro in bici in riviera del Brenta.
villa Pisani di Stra
facciata di villa Pisani
Pausa per il pranzo a sacco e acquisto il biglietto d’entrata villa + parco. L’interno, con il parco e gli edifici annessi, sebbene privo degli arredi e delle decorazioni originali, conserva ancora l'aspetto di reggia del 700. Alla fine della visita si arriva al salone da Ballo, un magnifico ambiente con nel soffitto la “Gloria di casa Pisani”, un affresco del Tiepolo che rappresenta Venezia che accompagna la famiglia Pisani alla sua apoteosi. Bellissimo! Solo questo vale il prezzo del biglietto e per un momento mi è sembrato di essere a Versailles! L'unico neo però è che non si possono fare foto :( Ritornando nell'atrio di ingresso, si percorre il colonnato tra i due cortili interni e si esce nel grandissimo parcocon una vista straordinaria sulla lunga pescheria con la palazzina delle Scuderie. Sulla destra si trova il famoso labirinto: all'inizio sembrava un gioco da ragazzi… ma vi giuro che non lo è! Per arrivare alla fine ho sudato sette camicie ma poi, dall’alto, è stato divertentissimo vedere le altre persone cercare la strada giusta!
labirinto
vista sulle scuderie
villa Pisani di Stra
Ormai è ora di affrontare la strada del rientro in bici. Faccio di nuovo sosta in piazza a Dolo per assaggiare il gelato della gelateria situata vicino allo squero (ottima), e poi un’altra sosta a Mira. Se passate di qui in orario di cena vi consiglio di fermarvi presso la pizzeria Valmarana in zona villa Widmann. Pure qui non sarete delusi. Ancora chilometri in bici in direzione Oriago ed eccomi di nuovo a Malcontenta dove ho iniziato questa mattina il giro per le ville venete della riviera del Brenta. Alla fine sono rimasto molto soddisfatto, un'ottima occasione per riscoprire un territorio a me vicino ma sempre vissuto in maniera secondaria e di fretta. Da ripetere!
NB. Le ultime foto di villa Pisani sono state fatte con il cellulare Samsung mini S3, dato che la batteria della macchina fotografica ha deciso di "morire" nel più bello dell'escursione :(