Le vitamine idrosolubili, ovvero le vitamine del gruppo B e la vitamina C, come indicato dal termine, risultano solubili in acqua e non hanno sede di accumulo all’interno dell’organismo.
La vitamina B1
La vitamina B1 o Tiamina è un coenzima implicato in numerose vie metaboliche, che si trova soprattutto nei cereali integrali, nel germe di grano, nei legumi, nel fegato, nei molluschi e nei funghi.
La carenza di Tiamina determina astenia, irritabilità, depressione e talora calo ponderale; spesso sono presenti sintomi da ridotta motilità gastrointestinale quali distensione gastro-colica, costipazione, inappetenza e vomito.
Una carenza cronica di questa vitamina conduce ad una malattia nota come “Beri-Beri” , tradizionalmente distinta in “secco” con sintomi da Polineuropatia, ed “umido” con sintomi da Scompenso cardiaco. La carenza clinica di questa vitamina è rara nei paesi sviluppati, tuttavia uno stato carenziale si può osservare frequentemente nei pazienti anziani istituzionalizzati e negli alcolisti.
L’eccesso di Tiamina non sembra causare effetti avversi.
La Vitamina B2
La vitamina B2 o Riboflavina è un nucleotide implicato in numerose reazioni di ossido-riduzione, utili a produrre energia prontamente disponibile per l’organismo, che si trova nel fegato, nelle uova, nel latte, nel pesce, nei cereali integrali e nei funghi.
La carenza di Riboflavina comporta stomatite angolare (fissurazione agli angoli della bocca), cheilosi (infiammazione ed ispessimento delle labbra), glossite con atrofia delle papille linguali (infiammazione della lingua), lesioni seborroiche della pelle ed ipervascolarizzazione della cornea. Una carenza cronica di questa vitamina è rara nei paesi industrializzati ma può interessare gli alcolisti, i pazienti anziani e quelli con malassorbimento intestinale.
L’eccesso di Riboflavina non sembra causare effetti avversi.
La Vitamina B3
La vitamina B3 o Niacina o PP è un nucleotide implicato in numerose reazioni metaboliche, che si trova nel fegato, nella carne rossa e bianca, nel tonno, nei legumi e nel latte, ma viene sintetizzata anche a partire dall’amminoacido essenziale triptofano (tale sintesi può essere sufficiente a ricoprirne il fabbisogno giornaliero).
La carenza di Niacina causa la Pellagra, una malattia caratterizzata da alterazioni cutanee (desquamazione, ipercheratosi, iperpigmentazione), gastroenteriche (stomatite, cheilosi, glossite, diarrea) e nervose (ansia, depressione, apatia, cefalea, tremori e nei casi più gravi demenza e delirio).
Una carenza clinica di questa vitamina è rara nei paesi industrializzati, si risconta solo in alcune gravi forme di alcolismo, mentre il suo eccesso produce effetti avversi a livello cardiovascolari, gastroenterico e metabolico.
La Vitamina B6
La vitamina B6 o Piridossina è un coenzima coinvolto in varie reazioni metaboliche (incluse in quelle di transaminazione), che si trova nei cereali integrali, nel fegato, negli spinaci, nei piselli e nelle banane. Una carenza di questa vitamina è rara e comporta sintomi a carico del sistema nervoso centrale (irritabilità e depressione), della cute (acne e dermatite seborroica) e delle mucose (stomatite, afte, ipertrofia delle papille linguali).
L’alcolismo cronico è il principale fattore di rischio per sviluppare una carenza di questa vitamina, mentre un eccesso può indurre una neuropatia sensoriale.
La Vitamina Bc ed i Folati
I Folati comprendono l’acido folico ed altre molecole che esplicano gli stessi effetti biologici; i Folati partecipano a numerose reazioni metaboliche, sono essenziali per la sintesi degli acidi nucleici (DNA ed RNA), e si trovano nel tuorlo d’uovo, nel fegato, nei reni, nei vegetali verdi, negli asparagi, nel germe di grano e nei legumi.
La principale conseguenza della carenza di acido folico è la riduzione della sintesi degli acidi nucleici che danneggia soprattutto le cellule del sistema emopoietico, comportando lo sviluppo di una forma di anemia detta “macrocitica” (con eritrociti di volume corpuscolare aumentato) associata alla comparsa di glossite, cheilosi, afte e diarrea.
Tuttavia tale carenza è rara nei paesi sviluppati ed è in genere secondaria a malassorbimento intestinale, alcolismo cronico ed interazioni farmaco-nutrizionali. L’eccesso di acido folico può produrre effetti avversi a livello neurologico.
La Vitamina B12
La vitamina B12 è un gruppo di diverse molecole, tutte immagazzinate nel fegato, che esplicano l’attività biologica della Cianocobalamina; questa vitamina interviene in alcune fondamentali reazioni metaboliche e si trova in forma attiva esclusivamente negli alimenti di origine animale come carne, uova, pesce, molluschi, fegato, reni e latte.
La carenza di Cianocobalamina causa anemia ed una sindrome neurologica (demielinizzazione delle fibre nervose) caratterizzata da Polineuropatia sensitivo-motoria, compromissione della deambulazione, amnesia, depressione ed in rari casi demenza.
Una dieta vegetariana stretta può essere causa di ipovitaminosi da B12, ma la maggior parte dei casi di carenza nei paesi industrializzati sono imputabili a malassorbimento intestinale o ad interventi chirurgici come la gastrectomia.
L’eccesso di vitamina B12 non sembra avere effetti avversi.
La Vitamina C
La vitamina C o Acido Ascorbico è implicata nella sintesi del collagene, nel trofismo del sistema nervoso centrale, nell’assorbimento del ferro e svolge una potente azione antiossidante soprattutto sui lipidi plasmatici e cellulari. Si trova nella frutta e nella verdura fresche, come arance, limoni, pompelmi, kiwi, fragole, meloni, pomodori e cavoli.
La carenza di vitamina C causa lo Scorbuto, una patologia che esordisce con astenia e debolezza e progredisce fino a comportare sintomi più gravi, quali emorragie cutanee, ritardata guarigione delle ferite ed anemia da ridotta sintesi di globuli rossi.
Lo scorbuto è raro nei paesi industrializzati ma può svilupparsi in pazienti anziani malnutriti.
L’eccesso di acido ascorbico può indurre ipersideremia, diarrea ed ipoglicemia.
Altre vitamine del gruppo B sono la Vitamina B5 (nota anche come la vitamina dell’accrescimento o acido pantotenico), contenuta nel fegato, nella carne, nei cereali integrali, nelle uova, nei vegetali e nelle noci, e la Vitamina B8 (nota anche come vitamina H o antidermatitica) contenuta nel tuorlo d’uovo, nel fegato, nel rene, nei vegetali verdi e nella carne, ma che viene anche sintetizzata dalla nostra flora batterica intestinale.
Dott.ssa Ylenia Maisto