Ci sono luoghi che riescono ad infondere pace e tranquillità. Luoghi in cui è possibile tornare ad una dimensione di lentezza, dove assaporare il piacere delle cose semplici e genuine. La Maremma, ovvero la parte bassa della Toscana, è uno di questi.
Con i suoi scenari ruvidi e spontanei ed il suo mare ancora selvaggio, offre luoghi dove è facile perdersi, così come suoi piatti genuini, contadini e semplici, che sono sempre una piacevole scoperta. Tra le ricette più tipiche, le zucchine di dolceforte, uno dei tanti esempi di questa cucina tradizionale e schietta, che usa pochi ingredienti della terra per creare piatti poco elaborati ma di gran carattere.
Pochi e semplici gli ingredienti: zucchine appena colte dall’orto, pomodori, uvetta, pinoli, aceto e zucchero. Un piatto che affonda le radici in un metodo di cottura antichissimo, usato fin dai tempi dei banchetti rinascimentali per presentare carni (per lo più cacciagione come la lepre o il cinghiale), giocando sul contrasto tra l’agro, dato dall’aceto, ed il dolce, dato dal miele, dal cioccolato insieme alla frutta secca ed ai canditi.
Nel caso delle zucchine in dolceforte, si tratta di un tipo cottura “in umido” con una nota agrodolce data dall’aceto e dalla frutta secca. Una variazione di semplice esecuzione con pochi ingredienti, per un piatto dal gusto deciso.
Le ho preparate così (per 4 persone):
8 zucchine dell’orto, devono essere freschissime, non troppo grandi e saporite
1/2 aglio fresco (oppure due spicchi di quello secco)
2 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di aceto bianco (per un gusto meno “forte” potete usare aceto di mele)
4 cucchiai di passato di pomodoro (oppure anche concentrato allungato in acqua)
una manciata di uvetta ed una di pinoli
sale, pepe, olio extravergine
Lavate le zucchine ed affettatele per la lunghezza in modo da ricavare delle listarelle. Per ottenere questo taglio, dividetele prima a metà, poi iniziate ad affettare per la lunghezza una delle due metà, e così via.
Affettate finemente la metà di un aglio fresco e fatelo rosolare in un’ampia padella con dell’olio extravergine. Fate quindi saltare le zucchine nella stessa padella e quando inizieranno ad ammorbidirsi, aggiungete lo zucchero e proseguite la cottura; aggiungere quindi l’aceto, l’uvetta ed i pinoli, fate saltare ancora ed, infine, aggiungete il pomodoro. Regolate di sale e di pepe e proseguite per qualche minuto. Le zucchine dovranno essere cotte ma sempre croccanti.
Risultato: un ottimo piatto con molta personalità che si può accompagnare ad una carne grigliata o al forno, oppure anche con un formaggio fresco, tipo una ricottina vaccina o un raveggiolo.
I miei preferiti in Maremma:
E’ veramente una fortuna abitare non troppo lontano da questo paradiso e poterci tornare alla prima occasione per qualche giorno di vacanza. Ed ogni volta è una scoperta, perché ciascun borgo in questa zona ha veramente una storia a sé. Conoscendo già bene la parte vicino Follonica, Punta Ala e Castiglione della Pescaia, ci siamo spinti più in basso, vicino a Grosseto. Ecco i nostri preferiti nella zona.
PER DORMIRE
Fattoria San Lorenzo: dopo attenta ricerca su internet, mi è sembrata la miglior sistemazione in rapporto qualità/prezzo per dormire. Mai scelta fu più azzeccata. Quattro giorni in un’oasi di tranquillità, un casolare tra campi di granturco, con il cinguettio degli uccellini ti risvegliano al mattino ed il tramonto sui campi alla sera. Ottimo anche per proseguire il mio buon allenamento, è stato utile per fare la camminata mattutina tra i campi. Gli appartamenti sono curati e dotati di tutti i comfort. La piscina nel giardino completa il tutto. Perfetto ed assolutamente da consigliare.
PER MANGIARE
Gli Attortellati: mi avevano già parlato di questo ristorante rurale e questa volta non potevo non provarlo, visto che era praticamente accanto al nostro agriturismo. Qui tutto viene fatto in casa, dal pane alla pasta fresca, inclusi i salumi. Le verdure arrivano dal loro orto e sono una parte integrante del menu, non a caso le zucchine in dolceforte le abbiamo assaggiate qui. La formula è semplice: i piatti sono fissi (scelti dal primo che chiama per prenotare), i tortelli sono un must e non mancano mai, tutto il resto ruota a seconda di quello che offre il campo. Piatti tradizionali, contadini, casalinghi, con punte di eccellenza come il pollo in umido alla maremmana, le salsiccine al limone sul stecco di alloro, la torta alla ricotta. Prezzi decisamente popolari, un pò affollato ma hanno anche molto spazio fuori nel giardino.
Joe Panino: trovato per puro caso mentre stavamo tornando a casa, questo baracchino davanti allo stadio offre ottimi hamburger e carne alla brace, panini e insalate. Buona soluzione per un pranzo veloce ed all’aperto. Ha anche una buona selezione di birre artigianali del territorio.
Ristorante dei pescatori: proprio sulla laguna di Orbetello, questo ristorante gestito dalla cooperativa Pescatori offre pesce fresco in clima da sagra. Piatti onesti con vista sulla laguna.
SPIAGGE
Alloggiando a S.Lorenzo, la più vicina, oltre che anche molto bella e selvaggia, è quella di Alberese, all’interno del parco naturale. Per accedervi, occorre pagare l’ingresso al parco, che peraltro offre tanti itinerari a piedi o con i mezzi molto interessanti, anche da fare con i bambini. Il 20 di Giugno di festeggiano i 40 anni del parco, con un ricco programma di eventi.
Proseguendo verso sud, la baia di Talamone offre una spiaggia non molto profonda a forma di mezzaluna ancora molto selvaggia. E’ un posto molto amato da camperisti e surfisti.
Passando l’Argentario, la lingua della Feniglia si estende per tutto il braccio di terra che collega il promontorio al mare. La parte più bella è quella centrale, selvaggia e deserta…certo per arrivarci occorre un pò di allenamento.
VIGNE
Non mancano in zona le case vitivinicole che offrono visite e degustazioni. Tra quelle secondo me più interessanti, La Fattoria Le Mortelle, tra Grosseto e Castiglione di proprietà Antinori, che nei weekend in stagione organizza aperitivi in vigna molto suggestivi; Rocca Frassinello, disegnata da Renzo Piano, con il suo celebre anfiteatro di botti, che sarà palcoscenico il 25 Luglio del concerto Melodia del Vino; Rocca Montemassi a Roccastrada, che ospita al suo interno il Museo della Civiltà Rurale; la Cantina Petra, esempio di design applicato al vino, che si trova nell’incantevole zona di Suvereto, in provincia di Livorno; la Cantina di Pieve Vecchia, nella zona di Campagnatico, una delle prime ad aver impiantato Syrah in Maremma.
PER GRANDI E PICCINI
Il Giardino dei Tarocchi a Capalbio è sicuramente una delle principali attrazioni della zona. Chiaramente ispirato al Parc Guell di Gaudì, è opera dell‘artista franco-statunitense Niki de Saint Phalle, che alla fine degli anni ’70 iniziò ad elaborare il progetto di un parco popolato di statue ispirate alle figure dei tarocchi. Riuscì a terminarla solo nel 1996 e due anni dopo fu aperto al pubblico.