Lecce, la cura Lerda ha guarito i giallorossi

Sei risultati utili consecutivi, la migliore squadra del campionato nelle ultime sette gare, zona play off ad un passo. A volte non bastano i numeri per dare un senso a quello che sta avvenendo ma, dopo l’ottima prestazione offerta nel pareggio in casa della vicecapolista Pontedera, si può proprio dire che il Lecce sia guarito grazie alla cura di Franco Lerda.

Dal 29 settembre in poi, infatti, il Lerda bis ha portato la scossa sperata e sta riportando i giallorossi in una posizione di classifica più consona al valore della squadra. Affidarsi ai dati, come detto, non  sempre rende giustizia al momento di salute di una squadra, ma in questo momento dà meglio il senso della svolta. Quattro sconfitte in quattro partite con Moriero in panchina, tre vittorie tre pareggi e una sconfitta (11 punti totali) in sette partite con il tecnico di Fossano.

Il primato al momento è distante nove punti ma, sull’obiettivo massimo, sono stati rosicchiati già sei punti in altrettante gare. D’altronde, se il campionato fosse iniziato il 29 settembre (prima partita con Lerda al timone della squadra), i salentini sarebbero soli in testa. Il Lecce in queste gare ha viaggiato con una media di 1,71 punti a partita, le altre squadre si fermano ad un ritmo di 1,43. Se questo trend fosse confermato da qui alla fine del girone d’andata, la classifica sarebbe stravolta e si aprirebbero prospettive fino a un mese fa impensabili.

Il gruppo, intanto, continua gli allenamenti al Comunale di San Donato per la preparazione della gara casalinga di sabato contro il Prato, unica squadra imbattuta dell’intero girone. I due nodi cruciali che bisognerà risolvere sono l’alternativa allo squalificato D’Ambrosio e l’inserimento completo di Fabrizio Miccoli.

Ora un certo equilibrio è stato trovato, anche davanti con uno Zigoni in gran forma e Franco Lerda dovrà essere bravo a far diventare la punta di San Donato il vero valore aggiunto e non una componente avulsa al resto della squadra. Affidargli tutto il peso dell’attacco o affiancarlo al giovane di proprietà del Milan è il dubbio da sciogliere.