Radiologia aperta fino a mezzanotte e liste d’attesa più veloci.
Ad esempio, per una risonanza magnetica con mezzo di contrasto, c’è stata una riduzione di sei mesi sulle liste di attesa, passando dai vecchi 350 giorni agli attuali 150, mentre per una risonanza magnetica senza mezzo di contrasto non si dovranno più aspettare sei mesi ma ne saranno sufficienti due. Per una mammografia (non a scopo di screening) invece, si è addirittura passati da 200 a 4 giorni di attesa. Tac ed ecografie, infine, potranno essere effettuate entro una massimo di 60 giorni. Stesso discorso per le ecografie Questi sono i dati rivelati da Ottavio Narracci, il direttore sanitario dell’Asl di Lecce. Numeri confortanti ma ancora da perfezionare perché l’elettrocardiogramma da sforzo e Holter sono esami con i quali non si è ancora riusciti a raggiungere l’obiettivo del contenimento della attese entro i due mesi. Ma se si tiene conto dei tempi ristretti in cui le migliorie sono state apportate con evidente successo, c’è solo da essere ottimisti, facendo affidamento al binomio messo in atto dal piano: perché oltre alle porte degli ospedali aperte fino alle 24.00 è stata sancita la gestione diretta dell’Asl di tutte le prenotazioni da effettuare nei centri privati accreditati. L’asl leccese difatti dal mese di febbraio si è assicurata il 70% delle agende degli studi diagnostici convenzionati con il servizio sanitario nazionale.
“Considerando che ogni paziente esegue spesso più di un esame radiologico – ha spiegato Massimo Torsello, primario del reparto di Radiologia dell’ospedale Vito Fazzi – la Asl stima che nelle ultime due settimane siano stati eseguiti almeno 200 esami in più rispetto al trend tradizionale, fra risonanze magnetiche muscolosceletriche, all’encefalo, del midollo, alla colonna vertebrale e Tac. Oltre il 50 per cento dell’utenza contattata - ha proseguito Torsello - accetta di anticipare gli appuntamenti, dichiarando di essere soddisfatta dal servizio“.