Il Belsito, a quanto si legge nel decreto di perquisizione eseguito dai finanzieri del nucleo tributario di Milano, avrebbe distratto soldi pubblici «per sostenere i costi della famiglia Bossi». Si legge «di esborsi effettuati per esigenze personali di familiari del leader della Lega Nord. Esborsi in contante o con assegni circolari o attraverso contratti simulati».
Sempre nell’ operazione congiunta tra le procure di Milano, Napoli e Reggio Calabria, sono sotto torchio, oltre al Belsito, le persone che hanno gestito le contestate operazioni finanziarie della Lega in Tanzania e a Cipro, infatti nell'indagine della procura di Napoli spunta il reato di riciclaggio.
Infine in un altro filone di indagine viene fuori che il Belsito, attraverso un intermediario, è pure in contatto con la cosca De Stefano di Reggio Calabria.
Sui nostri amici legaioli oggi proprio non vogliamo infierire, va a finire che quel “ Lega la Lega” che qualcuno aveva scritto per scherzo, si avvera. GPS