Si tratta di un provvedimento che vieta l’ingresso con volto coperto negli edifici di competenza regionale. Critiche dal centrosinistra: “E’ un atto strumentale”.
Entrerà in vigore a partire dal primo gennaio 2016 in Lombardia la normativa approvata ieri mattina dalla giunta di centrodestra guidata da Roberto Maroni, normativa che prevede il divieto di ingresso in ospedali e uffici regionali con burqa o niqab, abiti tradizionali della tradizione musulmana. Si tratta di una modifica al regolamento di carattere generale, quindi non ristretto solamente a burqa o niqab, ma da applicare nei confronti di chiunque tentasse di entrare in edifici di competenza della Regione Lombardia con volto coperto. Non è un caso però che la modifica del regolamento sia arrivata dopo gli attentati di Parigi, visto che lo stesso Maroni, con tutto l’appoggio di Lega Nord, aveva annunciato dopo gli attacchi del 13 novembre che sarebbero arrivate misure per garantire una sicurezza maggiore nei luoghi pubblici.
Lega Nord ha deliberato che dal primo gennaio 2016 non sarà possibile entrare in ospedale o uffici regionali con burqa e niqab.
Photo Credit: BeauGildes/ Foter.com/ CC BY
Si tratta di un primo passo fatto da Lega Nord, che ora vorrebbe che questa normativa fosse estesa su tutto il territorio nazionale. Lo ha spiegato Paolo Grimoldi, deputato di Lega Nord e segretario della Lega lombarda e che, oltre a spiegare le ragioni del Carroccio, ha invitato il Parlamento a seguire l’esempio lombardo. “Quello che abbiamo deliberato- spiega Grimoldi- non è nient’altro che la volontà di voler fare rispettare quanto già previsto dalla legge nazionale, che vieta di andare in giro mascherati e dunque non riconoscibili. Tuttavia, questa norma non viene rispettata in quanto, lo vediamo ogni giorno nelle nostre città, migliaia di donne di religione islamica girano indisturbate con il volto interamente coperto”.
Non si sono fatte attendere pareri critici da parte di presidenti di Regioni di centrosinistra, concordi nel bocciare il provvedimento preso dal Carroccio. Una delle critiche più forti è arrivata da Mario Oliverio, che definisce l’iniziativa come “pleonastica”. “E’ un atto strumentale, che affronta così aspetti che invece vanno affrontati sì con rigore, ma anche e soprattutto proponendo una cultura dell’accoglienza, della tolleranza e della integrazione”. “E’ necessario invece- conclude Oliviero- rispettare le identità dei cittadini che vengono da altri paesi”.
Daniele Giubileo
Tags:burqa,Lega Nord,lombardia,niqab,Roberto Maroni