Il seminario organizzato da Lega Pesca sui Gruppi di Azione Costiera GAC (Fishery Local Action Group, FLAG) ha consentito, grazie ad un proficuo scambio di idee e contributi, di tracciare un promettente bilancio delle iniziative in atto in ambito associativo. Ciò a partire dalla positiva esperienza dei GAC già costituiti, cui si aggiungono quelli in corso di costituzione nelle altre Regioni dove si attende, entro dicembre, l’emanazione dei bandi (Campania, Sicilia, Emilia Romagna, FVG, Lazio, Liguria, Toscana, e Veneto).
“Siamo all’inizio di un percorso di sviluppo locale forse tardivo ma senz’altro inedito quanto cruciale – ha dichiarato Ettore Ianì, presidente di Lega Pesca – che, attraverso lo strumento dei GAC, fa emergere e valorizza i mille volti del mestiere del pescatore (pescaturismo, ittiturismo, ristorazione, servizi ambientali, trasformazione, vendita diretta, etc.) esaltando le specificità e vocazioni territoriali e dando opportunità reali per fronteggiare gli effetti di una crisi socio-economica devastante. E’ un percorso che dovrà essere rafforzato con l’impegno a mettere in campo azioni efficaci ed efficienti, che abbiano ricadute durevoli sulle economie costiere; ad utilizzare tutte le risorse messe a disposizione dai diversi fondi europei e con un particolare sforzo da parte delle Regioni fuori Obiettivo a rimodulare le risorse FEP o a stanziare fondi aggiuntivi, data l’esiguità dei fondi disponibili. Lega Pesca ha inoltre lanciato l’obiettivo di giungere ad una rete nazionale dei GAC italiani, che si interfacci con le migliori esperienze a livello europeo e in cui le Associazioni in forma unitaria possano svolgere un ruolo di guida.
Superato l’impasse iniziale, l’Italia è pronta a rilanciare la sfida dei con una rimodulazione finanziaria che aumenterà di 13 milioni di euro (più 30%) la esigua dotazione complessiva a disposizione delle misure previste dall’Asse IV del FEP per azioni di sviluppo locale (46,6 milioni di euro in totale, di cui 35 alle Regioni in convergenza, 11,6 alle Regioni FC). E’ quanto ha annunciato la Dr.ssa Maria Severina Liberati, vice-direttice DG Pesca del MIPAAF, intervenendo ai lavori. L’Amministrazione, ha confermato la Liberati apprezzando l’iniziativa, condivide il rilievo strategico dei GAC per rendere la filiera ittica protagonista dello sviluppo locale. La strategia di diversificazione multifunzionale dell’impresa sarà perseguita e approfondita anche a livello legislativo nei contenuti dell’attuazione della delega al governo per il riordino del settore. Allo stato attuale sono stati già selezionati 3 GAC (1 inSardegna e 2 nelle Marche), 15 sono stati dichiarati ammissibili (6 inCalabria,6 inPuglia e3 inAbruzzo), per un importo impegnato di circa 18,5 milioni di euro (40% delle risorse dell’Asse IV).
Apprezzata la partecipazione del vicepresidente della Commissione agricoltura del Senato, Alfonso Andria, che ha rinnovato il convinto sostegno della Commissione agli urgenti bisogni di modernizzazione e rilancio della filiera ittica, annunciando che il prossimo provvedimento sulla competitività potrà essere l’occasione per rilanciare l’agenda degli interventi idonei a fronteggiare la crisi del settore.
Ha evidenziato l’importanza che siano le organizzazioni e gli operatori della pesca a farsi attori dello sviluppo territoriale, Carlo Ricci, Referente per l’ Italia di FARNET, specifica unità di supporto della DG MARE, che è entrato nel merito della complessità degli aspetti gestionali, amministrativi e di programmazione strategica dei GAC, sottolineando l’esigenza di avere strumenti flessibili e anche i rischi di una loro eccessiva burocratizzazione. L’unanime auspicio espresso in tal senso è che i Manuali su procedure e regolamento di gestione, di prossima emanazione da parte del MIPAAF, vadano nella direzione della massima semplificazione e trasparenza.
Lega Pesca
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