Di ritorno da una gita in Veneto mi è improvvisamente più chiaro il perché ai legaioli non va proprio giù il tricolore e si parli di vivi, si parli di morti, continuano a rompere le palle con la bandiera della serenissima o il sole delle Alpi.
Camminando per Vicenza ho infatti potuto constatare con grandissimo stupore, da un lato la grandissima presenza (manco a Torino ne ho viste tante) di tricolori a balconi e finestre e dall’altro il fatto che se da un lato vanno riconosciuti ai vicentini impegno e partecipazione, dall’altro occorre prendere atto del fatto che… vabbè, giudicate voi:
Non è che preferiscono bandiere con simboli e/o disegni perché altrimenti faticano a riconoscere il verso?
Perché se così fosse per mettere fine una volta per tutte alle polemiche sul tema forse basterebbe una piccola modifica all’attuale tricolore
Chissà, magari potrebbe essere un aiuto, in fondo c’è un po’ di verde anche in questa no?
Basterebbe che Zaia , insieme alla Bibbia ai bambini, regalasse anche un foglio con le istruzioni per il montaggio nel verso giusto della bandiera per gli adulti.
Anche perché se tutto questo non interessasse ricordiamo che nulla andrebbe sprecato, infatti sappiamo bene dell’accoppiata carta+tricolore l’uso che sono abituati a farne, no?
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