LegaDue: Kee Kee è tornato!

Che le strade di coach Andrea Mazzon e di Kee Kee Clark, dopo l’avventura con l’Aris Salonicco si sarebbero incrociate nuovamente, nessuno l’avrebbe mai detto, ma in cuor suo il coach di Mestre lo sperava e quando ha avuto la possibilità di portare in maglia Reyer il suo fedelissimo non ci ha pensato un secondo.

Una trattativa difficile, nella quale ha giocato sicuramente la presenza di un tecnico già conosciuto da Clark e da una società con un progetto (ed un budget importante) come la Reyer. Fattori che hanno influito, e non poco, per convincere il play dell’Alabama ad accettare la LegaDue, dove si candida già per la palma di miglior giocatore comunitario (ma anche non) del campionato.

Kee Kee Clark prima di conquistare la Grecia fu un tremendo realizzatore a St. Peter’s College, con i suoi 25.8 punti di media ed è in quel periodo che numerosi club greci si interessarono a lui, ma Clark preferì venire in Italia e vestire la maglia di Pesaro. Discreta annata per lui, ma i contrasti con qualche suo compagno lo spinsero a cambiare aria. Scelse l’Aris Salonicco allora allenato proprio da coach Andrea Mazzon. Stagione positiva con sole sette sconfitte e posizione in classifica appena dietro le corazzate Panathinaikos e Olympiacos. Giocatore che in carriera è sempre andato oltre il 40% da tre, e lo spostamento della linea da tre per lui non sarà un problema.
Il ventiseienne è cresciuto molto in questi anni, i punti nelle mani gli ha sempre avuti, ma è diventato a detta anche di coach Mazzon un buon passatore, meno egoista del passato ed il suo penetra e scarica sarà una risorsa importante per la Reyer.

Qualcuno lo paragona a Terrell McIntyre, forse esagerando un po’, ma in LegaDue potrebbe non essere del tutto fuori luogo. Basta dare un’occhiata al suo tabellino nella prima di campionato a Frosinone contro Veroli. 33 punti in 37 minuti di gioco, con il 75% da due, il 54.5% da tre non c’è che dire: Kee Kee sarà un fattore determinante per l’intero campionato, coach Andrea Mazzon può essere contento, il suo pretoriano è tornato.

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