“Credo valga la pena cominciare a parlarne seriamente. Il proibizionismo ha fallito”.
Matteo Salvini, neo segretario della Lega Nord e Roberto Maroni, presidente regione Lombardia (padania.it)
Con questa frase l’assessore lombardo all’Agricoltura, Gianni Fava, ha aperto ufficialmente il dibattito sulla legalizzazione della cannabis, nel suo partito, la Lega Nord. A sorpresa, la frase é stata subito ritwittata dall’ex segretario e governatore lombardo, Roberto Maroni. Ma é solo l’errore di un collaboratore di Maroni e non un’apertura del Carroccio, anche se sarebbe stata in linea con altre posizioni ‘libertarie’ del movimento come la storica battaglia per la legalizzazione e regolamentazione della prostituzione, per la quale é stata presentata una proposta di legge al Senato. Tra gli esempi di aperture, nel 2012, il vice presidente del Consiglio regionale veneto, il leghista Matteo Toscani, promosse una legge regionale che consentì la distribuzione di farmaci e preparati a base di cannabinoidi.
“Un mio collaboratore ha per errore ritwittato Fava su antiproibizionismo. Giusto discutere di tutto, ma non condivido questa apertura”. Ha precisato Maroni su Twitter.
“Nell’agenda della Lega non c’é la discussione su un’eventuale legalizzazione o meno della cannabis” ha subito chiarito il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini. “E’ giusto discutere senza pregiudizi su tutto – aggiunge Salvini, contattato al telefono – ma la nostra posizione politica é concentrata su altri temi: il lavoro e l’indipendenza del Nord”. “Se, nel 2014, faremo una battaglia per legalizzare qualcosa sarà semmai la prostituzione: non abbiamo alcuna intenzione di batterci per legalizzare le droghe, leggere o pesanti che siano”. “E’ un dibattito che vedo bene in bocca a Matteo Renzi”, conclude.
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