Legambiente, allarme scuola: “Il 32,5% degli edifici ha bisogno di interventi urgenti”

Creato il 14 novembre 2014 da Stivalepensante @StivalePensante

Il 32,5% delle scuole necessita di interventi di manutenzione urgente. Lo sottolinea Legambiente nel suo XV Rapporto Ecosistema Scuola, indagine annuale sulla qualità dell’edilizia scolastica, delle strutture e dei servizi scolastici. Inoltre, secondo l’associazione, nonostante il 41,2% degli istituti si trovi in aree a rischio sismico, soltanto il 22,9% ha effettuato la verifica di vulnerabilità sismica.

(sulpanaro.net)

Le scuole in aree a rischio idrogeologico sono il 9,8% del totale e quelle a rischio vulcanico l’8,4%. Secondo Legambiente “diminuiscono in media gli investimenti per edificio sia nella manutenzione straordinaria sia in quella ordinaria” e, per quanto riguarda la situazione da un punto di vista geografico, il rapporto evidenzia che “il Nord guida la graduatoria della qualità dell’edilizia scolastica con Trento (prima), Pordenone (seconda) e Forlì (terza). Roma (66esima) torna dopo anni di assenza in classifica. Lecce (ventunesima) è, invece, la prima tra le citta’ del meridione”.

Il 58% delle scuole è stato costruito prima della normativa antisismica del 1974. L’associazione ricorda che “il 58% delle scuole è stato costruito prima dell’entrata in vigore della normativa antisismica del 1974″ sottolineando che “calano al 30,9% gli edifici dotati dei certificati essenziali come quello della prevenzione incendi”. La crisi economica e la minore disponibilità dei Comuni ad investire, anche a causa dei vincoli posti dal patto di stabilità, “ha portato inoltre ad un calo delle scuole che hanno servizi scuolabus (22,5%) e pedibus (5,2%).

Gli altri dati sulle scuole: raccolta differenziata e manutenzione. Dati positivi arrivano dalle pratiche sostenibili come la raccolta differenziata che registra il trend positivo del 2012. Diminuiscono invece i fondi destinati alla manutenzione ordinaria e straordinaria. La difficoltà delle scuole italiane – si legge ancora nel documento – è testimoniata anche dalle storie di ordinaria emergenza di molte scuole superiori, la cui competenza rimane alle province.

Dal 2001 al 2013 è stato costruito solo il 3,3% degli edifici scolastici. Tornando al tema della sicurezza, “su 6.648 edifici, solo il 3,3% è stato costruito tra il 2001 e il 2013. E scendono al 53,1% le scuole che hanno il certificato di agibilita’ (contro il 61,2% del 2012); al 30,9% quelle dotate del certificato di prevenzione incendi (nel 2012 erano il 35,9%); al 58,1% quelle con il certificato di agibilita’ igienico-sanitaria (nel 2012 erano il 73,8%). In lieve crescita, invece, i dati sui requisiti in materia di accessibilità con l’84% degli edifici che ha i requisiti di legge; in calo quelli dove sono stati previsti interventi per l’eliminazione delle barriere architettoniche si passa dal 16,4% del 2012 all’8,7% del 2013 a fronte di circa un 20% degli edifici che non possiede requisiti di accessibilità”.

Dalla ricerca di “La messa in sicurezza e la riqualificazione energetica degli edifici scolastici – dice Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente – devono essere uno degli obiettivi prioritari di questo Paese e un’occasione dalla quale partire per creare un altro sviluppo, per contribuire alla rigenerazione urbana, ma soprattutto per far uscire l’edilizia scolastica italiana dall’attuale stato di emergenza in cui si trova. Abbiamo bisogno di scuole più sicure ed energeticamente efficienti. Per questo proponiamo al Governo Renzi di vincolare i prossimi finanziamenti, che erogherà alle Amministrazioni, a progetti che uniscano messa in sicurezza e abbattimento dei consumi energetici del 50% rispetto ai consumi di partenza della scuola. Tra l’altro la stessa direttiva europea 2012/27 Ue sull’efficienza energetica chiede una riqualificazione annua del 3% degli edifici pubblici, un’opportunità che l’Italia non può perdere”. (AGI)


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