Magazine Informazione regionale

Legambiente promuove Alessandria nella classifica “Ecosistema urbano”

Creato il 18 ottobre 2011 da Lapulceonline

albero, legambiente, verdeChi l’avrebbe mai detto: Alessandria guadagna ben 38 posizioni nella classifica annuale di ‘Ecosistema Urbano’ redatta da Legambiente, passando dall’81esima del 2010 alla 43esima su 104 capoluoghi di provincia in tutta Italia. In realtà da quest’anno Legambiente ha scelto di stilare tre diverse graduatorie tra centri grandi, medi e piccoli. Alessandria tra le 44 città comprese tra 80mila e 200mila abitanti è 22esima, ovvero la prima in Piemonte. E com e se non bastasse, positivi anche i dati relativi all’analisi dei valori medi del pm10 condotta da Arpa, che vede il capoluogo alessandrino al 24esimo posto tra le città medie (al 51esimo nella classifica generale, rispetto all’84esimo del 2010). Gli interventi di Amag, con la realizzazione di nuove condotte acqua-fogne-gas, hanno inoltre fatto incrementare- sempre stando all’indagine Lagambiente- la capacità di depurazione in percentuale fino al 99 per cento (dal 91 dello scorso anno), posizionando Alessandria quarta (dalla 53esima alla 13esima posizione in classifica generale). Per quanto riguarda invece la viabilitàm, i metri equivalenti di piste ciclabili per ogni 100 abitanti Alessandria risulta sesta (dalla 23esima posizione alla nona in classifica generale).
“Quando si fa bella figura, classificandoci primi in Piemonte tra le città medie, non si può che essere soddisfatti”, ha commentato il sindaco Piercarlo Fabbio, “confermando però la determinazione a portare avanti il lavoro avviato per aumentare costantemente la qualità della vita degli alessandrini. I buoni risultati ottenuti su alcuni indicatori significativi dimostrano che abbiamo intrapreso la strada giusta attraverso scelte politico-amministrative mirate, impegnandoci comunque a migliorare ancora di più, al di là di quanto già fatto, in ogni settore”.

Ma con quale criterio Legambiente stabilisce tutto ciò? Quali sono gli indicatori? Niente di fantasmagorico:  annualmente, l’ente invia alle amministrazioni comunali una sorta di “censimento” da compilare riguardante politiche ambientali, trasporti, verde urbano, energia, aria, acque eccetera, che va rispedito al mittente entro i termini stabiliti. Contraffazioni dei dati, risposte non fornite, lacune e ritardi comportano una penalizzazione della città in questione nella classificazione finale. Tutti i dati sono dunque forniti dalle amministrazioni  e “girate” direttamente a Legambiente.

Sotto un punto di vista nazionale però, la situazione non è così rosea come ci si potrebbe aspettare osservando i casi locali: la qualità ambientale in Italia non eccelle, anzi. Ecco cosa si legge nel comunicato ufficiale di Legambiente stilato in vista dei risultati emersi nel rapporto appena presentato: “ Città italiane in stallo per la qualità ambientale. E anche poco sicure, sì, ma per i rischi legati alla cattiva qualità dell’aria, che solo nei grandi centri causa 8.500 morti l’anno, per la congestione da traffico, che vede le città in testa per numero d’incidenti (76%) e feriti (72,6%), per le abitazioni costruite male o nel posto sbagliato, per le fabbriche a rischio d’incidente rilevante, presenti in ben 48 capoluoghi italiani”.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :