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Legame di coppia e attaccamento infantile: cosa li accomuna

Da Psychomer
by Concetta Maffione on aprile 11, 2012

Quando ci innamoriamo, avvertiamo un insieme di emozioni e sensazioni che ci fanno stare bene e che ci spingono, il più delle volte, a fare cose che in situazioni di vita quotidiana non faremmo con la stessa facilità e spontaneità. Ci lasciamo trasportare da questo sentimento, in pace con noi stessi e col mondo circostante. Eppure l’innamoramento è solo una delle fasi che caratterizzano un legame di coppia. Se la relazione va avanti il rapporto si trasforma, c’è una minore ricerca del contatto fisico e della vicinanza, si riduce la passione iniziale e inizia a crearsi una maggiore intesa, complicità , un rapporto più maturo caratterizzato da maggiore comprensione ed appagamento. Ogni fase del legame di coppia ha le sue caratteristiche e dà al rapporto una sfumatura diversa.

Le fasi della coppia

La prima fase, ad esempio, è caratterizzata dall’attrazione reciproca, non esiste ancora un vero e proprio legame, ma un semplice interesse per l’altro che ci porta a ricercarlo, a mantenere un contatto fisico più prolungato. Questi elementi potrebbero, in seguito, favorire l’instaurarsi del rapporto di coppia. La seconda fase è quella che conosciamo come “fase dell’innamoramento” in cui il contatto fisico e la vicinanza all’altro si manifestano attraverso tenerezze, baci e abbracci; una costante di questo periodo è la passionalità e l’intimità nella coppia. Da questa fase così intensa si passa ad un periodo in cui il legame di coppia si trasforma, diviene più solido, è la fase dell’amore vero e proprio in cui la ricerca di vicinanza è presente, ma in modo meno enfatico ed il contatto fisico è meno ricercato, ma non vuol dire che il rapporto volgerà al termine, tutt’altro! È una fase più matura in cui diminuisce la frequenza dell’attività sessuale dando maggiore importanza all’altro inteso ora come rifugio sicuro, come colui che può fornire il giusto sostegno emotivo. L’ultima fase è caratterizzata dalla costruzione di una relazione d’attaccamento reciproca, in cui il rapporto è meno palesato e caratterizzato da un senso di fiducia e sostegno emotivo, che consente di fronteggiare le situazioni di vita quotidiana sapendo di poter contare sul proprio partner e, al tempo stesso, di dedicarsi ad attività ed interessi esterni alla coppia.

L’instaurarsi del legame di coppia è, perciò, caratterizzato da una serie di tappe, che alcuni studiosi di matrice evolutiva hanno messo in luce,  evidenziando un aspetto piuttosto interessante: questi affermano che esistono delle somiglianze tra le tappe che caratterizzano la relazione sentimentale degli adulti e le fasi tipiche della relazione d’attaccamento che il bambino stabilisce con il caregiver nei primi anni di vita. Nello specifico, è possibile notare che la relazione d’attaccamento, così come quella di coppia, si articola in 4 fasi:

  • Nella prima fase si parla di pre-attaccamento, dato che il bambino non ha ancora stabilito una relazione esclusiva con la figura che si prende cura di lui, ma mostra un’attenzione indiscriminata per chiunque interagisca con lui in quel momento, facendo sorrisi, sguardi, pianti e quant’altro. Anche nella prima fase del legame di coppia, se poniamo attenzione, ci rendiamo conto che questo elemento è ben presente; infatti, anche se comincia ad esserci un interesse iniziale non si può ancora parlare di un rapporto esclusivo e ben delineato.
  • Nella seconda fase dell’attaccamento cominciano, invece, ad esserci segnali ed attenzione rivolti ad una specifica persona, il caregiver. Il bambino rivolge specificatamente il proprio interesse alla madre o a chi ne fa le veci e ignora o “teme” figure a lui estranee; anche nel legame di coppia la seconda fase è caratterizzata dalla ricerca e dalla vicinanza verso una specifica persona.
  • Nella terza fase s’inizia a delineare il legame d’attaccamento; il bambino manifesta comportamenti d’attaccamento solo nei confronti del caregiver e in esso ricerca il conforto e la base sicura su cui fare affidamento. Una caratteristica simile è anche presente nella terza fase del legame di coppia in cui si ricerca l’altro per trovare sostegno e conforto.
  • Infine, nell’ultima fase dell’attaccamento, il bambino inizia a comprendere anche le esigenze del caregiver, ricerca meno il contatto fisico e desidera esplorare il mondo esterno perché sa che, in caso di pericolo, potrà sempre contare sul sostegno di questi. Stessa cosa vale per il legame di coppia giunto, a questo punto, ad una fase più matura in cui poter dedicare il proprio tempo anche ad interessi esterni alla coppia, sapendo comunque di poter contare sul partner in caso di bisogno.

In sintesi, sembra che il legame di coppia non solo è influenzato dalle prime relazioni affettive che il bambino instaura con la figura d’attaccamento come affermava Bowlby (1969, 1979), ma presenta anche dei punti in comune nelle tappe di sviluppo e consolidamento del legame stesso affermando, così, ancora una volta, la continuità nello sviluppo tra relazioni infantili e rapporti in età adulta.


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