Curiosità e dubbi
“Preferisco essere completo piuttosto che buono”.
“Gentile Pasquale, questa sera ho dato un occhiata al suo sito…interessanti gli articoli e i numerosi spunti che da essi scaturiscono… leggendo ho maturato alcuni dubbi… e mi piacerebbe porle un quesito.. ho letto spesso del legame pensieri-emozioni-comportamento.. dunque cambiando i pensieri potremmo cambiare le nostre emozioni… tuttavia..un pensiero voluto, conscio, è in grado di modificare le emozioni? se le emozioni provengono da pensieri più profondi…che valore ha un pensiero conscio? inoltre…seguendo un seminario sull’enneagramma..mi viene da fare un osservazione…l’enneagramma individua una fissazione per ogni carattere..fissazione che rappresenta l’ideologia di vita di ogni enneatipo…dunque…se producessi un pensiero voluto e conscio..fermo restando la fissazione…quale cambiamento porta? e anzi un pensiero che contraddice la fissazione non comporta un ulteriore conflitto interiore? se cio che ho detto è più o meno giusto….non bisognerebbe modificare la fissazione (ammesso che cio sia possibile)? forse un pensiero cosciente implica una “sostituzione”…ma non un cambiamento o una trasformazione… ad esempio sostituire una sigaretta con un biscotto.. è una sostituzione…
inoltre fra i vari articoli sul suo sito tratta l’argomento dell’integrazione fra i due poli….visto che siamo dicotomici.. quindi imparare a vedere il nostro polo opposto negli altri (specie nelle situazioni di conflitto) potrebbe portare all’integrazione di parti di sè rimosse… ma l’integrazione da un punto di vista pratico come avviene…. se ad esempio sono in conflitto fra il fare e il non fare qualcosa..integrare i due aspetti potrebbe voler dire accettare come buone entrambi i punti di vista e trovare una terza soluzione che accolga entrambi gli aspetti contrapposti? mi scusi se mi son dilungato ma le curiosità son tante…mi piacerebbe conoscere i suoi punti di vista qualora li volesse condividere.. la saluto con tanta stima”.
Gentile signore, grazie per le sue domande.
Per cambiare pensieri ed emozioni è necessario integrare i propri lati oscuri (difetti) perché è proprio l’ombra, l’insieme dei tratti oscuri della psiche, che genera i pensieri negativi e ossessivi e le emozioni/sensazioni ad essi collegate.
Ribadisco, per liberarsi dalle proprie fissazioni/ossessioni occorre prendere coscienza dei propri difetti caratteriali, e meglio ancora delle proprie rimozioni, altrimenti anche se si seguono tutti i corsi di formazione del mondo e si cammina 10 (dieci) volte sui carboni ardenti, il lupo perderà il pelo ma non il vizio.
Integrare i poli opposti significa completarsi, equilibrarsi, acquisire l’uno e l’altro. C.G. Young, parlando dell’ Ombra, diceva spesso: “Preferisco essere completo piuttosto che buono“. Ciò significa che demonizzare la cattiveria e l’aggresività ed esaltare al massimo la bontà e la gentilezza è sbagliato, diseducativo e anche grave se si prende alla lettera l’insegnamento e si rimuove uno dei due poli. Infatti a volte si rimuove proprio il lato buono come la debolezza, la pazienza, la lentezza e si diventa prepotenti, rabbiosi e maniaci della fretta.
In ogni caso, come ho dimostrato in maniera elementare nell’articolo “superletto” al quale rimando “<a href=”http://www.pasqualefoglia.com/blog/in-medio-stat-virtus-linterpretazione-che-scardina-le-convinzioni-piu-dannose-e-piu-radicate/” rel=”nofollow”>In medio stat virtus..</a>.” rimuovendo un polo, per esempio l’odio a favore dell’amore, non è per niente vero che l’odio scompare o s’indebolisce: Se si rafforza un polo qualsiasi, si potenzia anche quello opposto con la stessa intensità, ma il polo rimosso (o rinnegato o rifiutato) diventa inconscio e quindi incontrollabile per cui esplode quando meno te lo aspetti.
Integrare due aspetti opposti signfica accettarli entrambi ed in “eguale misura” in modo che si neutralizzino a vicenda. In
fatti ogni cosa, virtù compresa, passa da positiva a negativa quando diventa eccessiva, esagerata, troppa (l’autista spericolato oppure quello che va troppo piano in autostrada), come ho spiegato nel primo step, per altro in omaggio, di “Totomizza le tue paure“.Insomma, ci dobbiamo mettere bene in testa che non esistono persone soltanto buone e persone soltanto cattive, anche se nessuno, neanche il delinquente è disposto ad ammettere di essere cattivo. Siamo sempre l’uno e l’altro, tutti quanti, papa compreso; e questa caratteristica umana, anzi cosmica, vale per tutte le coppie di opposti.
Chi ne diventa gradualmente… consapevole e cosciente riesce a gestire bene emozioni & pensieri perché acquisisce un buon autocontrollo che, com’è noto, è alla base di ogni convivenza civile ed è tipico delle leadership. Invece chi vive nell’ignoranza più totale di questi principi psicologici basilari, anche se ha conseguito due lauree con 110 e lode, “affettivamente” resta un primitivo come i tipi grezzi dell’enneagramma troppo rigidi e stereotipati, e soffre le pene dell’inferno.
E soffrono le pene dell’inferno anche coloro che hanno ottenuto un successo strepitoso come tanti cantanti, sportivi e professionisti (vedi l’articolo “Come riconquistare la serenità“) se ignorano i trabocchetti dell’ombra.
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