“Legàmi” di Isabel Fonseca

Jean Hubbard, giornalista americana, e suo marito Mark, pubblicitario inglese di successo, dopo vent’anni di matrimonio stanno trascorrendo un anno sabbatico in un’isola dei tropici. Piacere e relax si trasformano improvvisamente in angoscia quando Jean apre una lettera erotica indirizzata a Mark da una donna giovanissima e misteriosa, una lettera che contiene anche le indicazioni per accedere a una casella di posta elettronica dove si trovano, pronti per essere scaricati, alcuni scabrosi autoritratti della ragazza. D’impulso, decide di non dire nulla al marito e di iniziare un audace, esplicito scambio di e-mail con la sconosciuta facendosi passare per lui. La scoperta risveglia una serie di interrogativi fino a quel momento volutamente ignorati: terminato il lungo idillio del matrimonio perfetto, comincia un’assillante ricerca di risposte che conduce all’inevitabile rielaborazione di storie passate e al coinvolgimento in nuove avventure, anche amorose, tra paradisi esotici, una Londra all’improvviso estranea e ostile, e una New York piena di ricordi allettanti.

Lei è una giornalista free lance, lui un geniale e creativo pubblicitario. Una vita di successi professionali, soddisfazioni familiari, amici e viaggi  e un anno sabbatico da trascorrere su un’isola tropicale. L’ ambientazione potrebbe favorire facilmente un idillio, ma il dolore quotidiano irrompe bruscamente nella vita dei due personaggi: c’ è una mammografia che dà risultati preoccupanti, una rischiosa operazione a cui deve sottoporsi il padre di Jean, e poi il sospetto del tradimento da parte del marito dopo ventitré anni di matrimonio.Un libro dal finale volutamente aperto, come a suggerire che nessuno dei problemi connessi al trascorrere del tempo e all’invecchiare accanto alle persone che si amano può essere mai davvero risolto, ma soltanto vissuto.

Un romanzo sulla crisi di meza età vista dalla parte di lei. La “minaccia” di un tradimento scoperto via mail rappresenta il punto di non ritorno per la protagonista, la necessità di rimettere tutto in discussione: la famiglia, i sacrifici, il lavoro, l’amore, il sesso.