Il governo Monti ha presentato ricorso contro la Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo in merito alla legge 40. La legge che regola la fecondazione medicalmente assistita era stata bocciata l’agosto scorso dalla Corte europea ( ne avevamo parlato qui). La legge era stata bocciata principalmente perché negava la diagnosi preimpianto.
Spesso ricorrono alla fecondazione in vitro coppie portatrici di malattie genetiche. La diagnosi preimpianto è necessaria per sapere se il feto svilupperà o meno la malattia. Ma la legge 40 prevede che gli embrioni vengano impiantati nell’utero materno senza alcuna diagnosi, solo dopo si potrà scoprire se l’embrione è malato o meno, e in quel caso procedere con un aborto terapeutico, dopo aver cercato con il lanternino il medico non obiettore.
La malafede di questa legge è evidente, la sua contraddizione con la legge sull’aborto, la 194, lo è ancor di più. E giustamente la Corte europea ci aveva “redarguiti” per questo. È di qualche settimana fa la notizia che il tribunale di Cagliari autorizzava la diagnosi preimpianto per una donna malata di talassemia e per suo marito portatore sano della stessa malattia (fonte qui). E poi i tempi per il ricorso stavano scadendo, tutto sembrava procedere per il verso giusto, forse ci stavamo liberando di una delle leggi più viziate dall’ideologia che l’Italia abbia mai partorito, ma ecco arriva in extremis il ricorso del governo Monti
Il ricorso è “per salvaguardare l’integrità giuridica del sistema giudiziario nazionale” come no… il pressing che è stato fatto dai vescovi attraverso il loro organo ufficiale Avvenire, supportati anche dai tristemente noti integralisti del Movimento per la Vita, in questi mesi è stato martellante (qui, qui , qui e qui alcuni articoli di Avvenire dove si spingeva il governo Monti a ricorrere contro la sentenza della Corte di Strasburgo). Gli stessi si erano mobilitati in massa per boicottare e far passare in sordina il referendum del 2005 per l’abrogazione di alcuni aspetti della legge40. Referendum che poi non raggiunse il quorum.
Sull’altare delle ideologie, sui legami di questo governo (ma anche dei precedenti) con i potenti ambienti ecclesiastici e cattolici è stata ancora una volta sacrificata la salute delle donne.
Ma quale eugenetica, ma quale selezione degli embrioni, qui basterebbe appellarsi al pratico buon senso! E invece no, la donna è una incubatrice, decidono loro cosa impiantargli nell’utero, poi al massimo può abortire, però chi lo fa è un’assassina!
E il governo dice che non sa se ce la fa a sostenere le spese per la sanità pubblica! In molti ospedali italiani ci sono apparecchiature costosissime, apparecchiature che servono per la diagnosi preimpianto, che, dopo la legge40, stanno lì ad ammuffirsi inutilizzate! Apparecchiature tecnologicamente avanzate che non possiamo usare perché una stupida legge ideologica non ce lo permette!
Mi chiedo anche dove siano le donne di questo governo. Dov’è la Fornero che si dispiace tanto per la violenza contro le donne? Cos’è questa, non è violenza?! Ma se le figlie di queste signore dovessero aver bisogno di ricorrere alla fecondazione assistita andrebbero nelle cliniche private all’estero. All’estero, dove la diagnosi preimpianto la fanno!