Il Ponte sullo Stretto di Messina si fa o non si fa? Il (buffo) mistero continua. Nell”ultima bozza del DDL sulla Legge di Stabilità, infatti, non c’è traccia dell’accantonamento da 300 milioni di euro da destinare al Fondo per lo sviluppo e la coesione e che sarebbero dovuti servire per pagare la penale a Impregilo, General Contractor per la realizzazione del Ponte sullo Stretto, per la mancata realizzazione dell’opera.
Pare dunque che il comma sia stato eliminato durante la riunione del Consiglio dei Ministri, anche se il vice ministro Ciaccia ha ribadito che è intenzione dell’esecutivo mettere la parola “fine” al progetto, studiando però una strategia che porti a un minor esborso di denaro per la rescissione del contratto. Aspettiamo dunque la riunione dei Ministri la prossima settimana per capire come si evolverà la vicenda.
Salve invece le norme che assicurano la continuità nella realizzazione del Mo.S.E. e della TAV Torino-Lione, come già scritto ieri da Ediltecnico.it (leggi anche Le novità per edilizia e infrastrutture nella Legge di Stabilità 2013).
Nello specifico, per il sistema di tutela di Venezia sono autorizzate le spese di 50 milioni di euro per l’anno 2013 e di 400 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016; mentre per la TAV Torino-Lione è autorizzata la spesa di 160 milioni di euro per l’anno 2013, di 100 milioni di euro per l’anno 2014 e di 530 milioni di euro per l’anno 2015.
Mantenute anche le risorse finanziarie per le opere di manutenzione straordinaria della rete viaria ferroviaria con uno stanziamento di 300 milioni per il 2013. Per il finanziamento degli investimenti relativi alla rete infrastrutturale ferroviaria nazionale, invece, è autorizzata la spesa di 500 milioni di euro per l’anno 2013, da destinare prioritariamente alle esigenze connesse alla prosecuzione dei lavori relativi ad opere in corso di realizzazione.
Confermate le risorse da destinare all’ANAS (300 milioni di euro) per assicurare la continuità dei lavori di manutenzione straordinaria della rete stradale inseriti nel contratto di programma tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e la società.