All’interno della Legge di Stabilità è stata inserita la proposta di una così detta Legge sugli stadi che rischia di dare inizio ad una speculazione selvaggia sul territorio nazionale. L’emendamento, per ora soltanto una bozza, prevede 45 milioni di euro fino al 2016 stanziabili per “uno o più impianti sportivi nonché insediamenti edilizi o interventi urbanistici di qualunque ambito o destinazione, anche non contigui agli impianti sportivi, che risultano funzionali al raggiungimento del complessivo equilibrio economico-finanziario dell’intervento e concorrenti alla valorizzazione in termini sociali, occupazionali ed economici del territorio di riferimento”.
Il vicepresidente di Legambiente Edoardo Zanchini spiega, furioso, che “è una vergogna, un problema di cedibilità per l’intero Partito democratico, che dopo lunghe battaglie era riuscito a opporsi alla vecchia legge”. La bozza, infatti, sembra un passo indietro rispetto a quella presentata qualche mese fa dal renziano Nardella. Nel nuovo testo sarebbe dovuta apparire la frase “ad esclusione di residenziali” che è stata invece rimossa lasciando purtroppo spazio a successive speculazioni edilizie e devastazioni ambientali.
La curiosità è che proprio il Pd si era opposto nella scorsa legislatura all’attuazione della vecchia legge. “Basta che un imprenditore compri un terreno agricolo non edificabile e a prezzo stracciato ci costruisca sopra uno stadio un palazzetto e, grazie all’emergenzialità di questa legge, gli sarà consentito costruire case e palazzi -continua Zanchini-. Gli stessi progetti improponibili degli stadi di Lazio e Roma adesso diventerebbero una cosa fattibile, con il costruttore Parnasi che costruendo uno stadio a Tor di Valle potrebbe edificare un nuovo quartiere con uno scempio indicibile”.
Ed è proprio con la drammaticità che questi giorni vive la Sardegna che il rischio di un alto impatto ambientale fa preoccupare “le zone in cui la Roma e la Lazio vogliono fare gli stadi sono zone private di esondazioni del Tevere, zone a rischio dove sarà possibile costruire in maniera selvaggia senza curarsi di vincoli ambientali e della sicurezza del territorio” conclude Zanchini.
Oltretutto, considerando che la Legge di Stabilità consente procedure speciali, permetterebbe di non rispettare il vincolo ambientale. Il pericolo che le speculazioni possibili possano determinare futuri disastri ambientali, fa chiedere il ritiro della bozza anche all’onorevole Roberto Morassut del Pd perché “la realizzazione dei nuovi impianti sarà di fatto sostenuta attraverso l’attribuzione di nuove previsioni edificatorie anche residenziali senza limiti di collocazione sul territorio, quindi non si tratterà solo di attività commerciali nei pressi degli impianti”. Morassut considera la norma come una spinta al consumo di nuovo suolo “senza una visione organica di sviluppo equilibrato del territorio”.
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Profilo di Genny Sangiovanni
Nata nel 1987 e ormai pronta a partire per qualsiasi viaggio e/o conquista anche solo metaforica. Laureata precaria, quindi alla moda! Mi muovo per capire dove andare.
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