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Legge elettorale: ...e la montagna partorì il "Maialinum"...

Creato il 20 gennaio 2014 da Tafanus

trasmissioni politiche de "La7", che arrivano in sequenza: biro e di un block notes, e producendo - seppure in maniera artigianale - quella che in comunicazione viene definita tre, fare una crocetta. Alla fine si contano le crocette, e Legge elettorale: ...e la montagna partorì il Parafrasando il celebre detto "dimmi con chi vai, e ti dirò chi sei", il fenomeno del renzusconismo potrebbe essere analizzato attraverso vari strumenti. Ma facciamo una piccola premessa: Renzi è stato accusato di aver resuscitato mediaticamente (e quindi politicamente) il pregiudicato di Arcore. I renziani (quelli dichiarati e quelli - più subdoli - appartenenti alla categoria degli "io-non-ho-votato-renzi-però") difendono Renzi con le unghie, attaccando: "E voi che con Berlusconi ci avete fatto un governo"??? E ogni sforzo per dimostrare che ciò è avvenuto quando il "pregiudicato" non era ancora tale, era senatore, aveva il passaporto, godeva dei pieni diritti civili, e non doveva ancora scegliere fra gli arresti domiciliari e la "rieducazione", cadono miseramente nel vuoto. Per certificare la resurrezione mediatico-politica del pregiudicato (Grazie, Matteo) sarebbe sufficiente seguire per tre mattine le tre
"Omnibus", "Coffee Break" e "L'aria che tira", munendosi di una semplice penna "copy-analysis". I
possibilmente si traggono delle conclusioni.
più pigri possono limitarsi ad intestare alcune colonnine "Berlusconi", "Renzi" "Letta", e poi, ogni volta che viene menzionato uno dei

I più raffinati possono non limitarsi all'analisi quantitativa (il numero delle crocette) ma cimentarsi con aspetti qualitativi, mettendo nelle colonnina di ogni nome non una crocetta, ma un segno "autocertificati, e a quelli che -a) di Renzi parlava benissimo, con toni accesi (prima impiegati solo nelle quotidiane azioni di leccamento di Berlusconi), +" o un segno "-", a seconda che la menzione sia connotata positivamente o negativamente. Ai renzini "si però", consiglio di fare questo esercizio, e sarò loro grato se vorranno trarre delle conclusioni, e trasmettercele.
talk-shows abbiamo assistito a fenomeni mirabili: Ma torniamo al tema principale: il renzusconismo sta già creando qualche esilarante risultato. Ad esempio, nella terna di stamattina dei
padrone). tale Paolo
Liguori. Gli piace moltissimo, Renzi. Ha parlato di Renzi con toni ispirati che non aveva mai usato neanche nei confronti del suo
di Rondolino è noto, anche se sarebbe meglio (per lui) che non lo fosse. Riassumiamo:

Legge elettorale: ...e la montagna partorì il
-b) Anche il mitico Fabrizio Rondolino, once upon a time 'de sinistra", era in pista per cantare le laudi del renzusconismo. Il percorso politico "...laureato in filosofia teoretica (come Gianni Vattimo... dev'essere una malattia infettiva), dal 1986 al 1988 ha fatto parte della come responsabile della comunicazione Direzione Nazionale della FGCI. Dal 1988 al 1996 ha lavorato come nello staff di Massimo d'Alema [...] collabora all'edizione italiana di Donna Moderna (?) Vanity Fair e al settimanale cronista politico al quotidiano l'Unità. Dal 1996 al 1999 ha lavorato

Ma non finisce qui: "...Nel 2000 è stato Consulente Speciale per la comunicazione del programma Grande Fratello [...] È stato coautore delle fiction sperimentali Amori, e Walter e Giada, e autore del talk show sulla spiritualità Il Cielo e la Terra. Nel 2010 ha partecipato in veste di attore al film Figli delle stelle.

Poi, dopo questi sintomi preoccupanti, il crollo definitivo, implacabile:
"Il 15 aprile 2011 inizia la sua collaborazione con Il Giornale. Nel 2012 viene scelto da Daniela Santanché come consigliere per la sua
campagna elettorale nelle primarie del centrodestra poi non svoltesi" (Fonte: Wikipedia).

Oggi, questo apprezzatissimo editorialista del "Geniale" di Rigor Mortis Sallusti (il fidanzato della plasticona) si è innamorato del renzusconismo. E' la naturale fine di una carriera tutta politica, e tutta in discesa. Quando ci si adagia su un piano inclinato ben insaponato, poi la discesa a velocità crescente è inetitabile e inarrestabile.
Ma stamattina abbiamo visto altri femomeni, "scesi in terra a miracol mostrare"... Come il mitico Giachetti, renziano a tutto tonto (quello del digiuno per la legge elettorale), che pressato dalla conduttrice, dopo aver difeso l'indifendibile sistema spagnono (col retto o senza retto), ha dovuto ammettere che si, in effetti, lui IN PASSATO era sempre stato per il sistema uninominale a doppio turno, ma improvvisamente, dopo l'incontro fra berlusconi e berluschino, si era convertito allo spagnolismo. Si, ammette che forse quel sistema è - ai fini della costituzionalità - come il Porcellum - ma, insomma... bosogna sopire, si vedrà... cercheremo, troveremo...
Meno diplomatico un altro renzista dell'ultima ora: Fassino (non fassina-chi, propro Fassino) che sembra non aver apprezzato pienamente la bellezza dell'incontro fra il segretario del suo partito e il pregiudicato, riportato, grazie al bischero, alla piena "agibilità" politica. Fassina-chi ha detto di aver provato vergogna, ma si sa... per molti opinionisti del tafanus l'opinione di fassinachi non conta. E' solo uno con tre narici, che na parliamo a fare? Per un fassinachi che si vergogna, c'è uno straccio-liguori entusiasta di Renzi, per il quale stamattina ha espresso una rabbiosa e ispirata ammirazione, fra le malcelate risate degli altri giornalisti presenti alla trasmissione de La7.
Dimmi a chi piaci, e ti dirò chi sei....
Qualche altra annotazione seria sul bischero.
# La prima: ricordate ancora il "Giobatta"? presentato con squilli di tromba qualche giorno fa, criticato per essere un sommarietto di titoli senza i capitoletti dentro, Renzino si era affrettato a dire: "aspettate di vedere il contenuto, poi discutiamo su quello". Il "contenuto" doveva arrivare il 16 c.m.: NESSUNO lo ha visto. Oggi in direzione un fugace accenno: # la seconda: il renzusconellum precede praticamente la quasi-cancellazione del Senato, e quindi RICHIEDE profonde modifiche costituzionali attraverso le procedure dell'art. 138 (doppia lettura camera/senato con un intervallo di almeno tre mesi, e nell'ipotesi - CERTA - di maggioranza non qualificata, necessità di un referendum popolare confermativo, senza obbligo di quorum). Dunque: definire l'articolato della legge; trovare l'accordo - non facile - con Alfano e Berlusconi; passare un attimo dalla Commisione che valuta la costituzionalità delle leggi; sondare discretamente il Quirinale e l'Alta Corte; affrontare i dibattiti in due camere, con due presentazioni di un mare di emedamenti, e presumibili ostruzionismi; votare; ripetere la cerimonia dopo tre mesi. E se per sbaglio passa in una delle camere anche un solo emendamento, il gioco dell'oca riparte dalla prima casella. Poi indire un referendum... Quanto ci vuole, secondo voi, a fare questo? Non ci interessa, il vostro parere, era una domanda retorica. Il bischero ha preso un impegno solenne: IL TUTTO SARA' LEGGE ENTRO MAGGIO 2014. Complimenti all'Uomo Mascherato. Da statista. "fra qualche settimana" vedrete il piano completo". Campa cavallo... E spiegare perchè non sia arrivato, come da impegni, il 16 gennaio? Macchè... i principini non si scusano, mai.
Oggi altri costituzionalisti - a cominciare da Onida, Rodotà, Ainis, hanno sparato a zero contro la grottesca proposta di Renzi, che sembra fatta apposta per essere bocciata dalla corte (o per far litigare Letta e Alfano, arrivare alla svelta alla crisi di governo, e andare a votare subito, prima di maggio, col proporzionale puro? IL RENZUSCONELLUM E I COSTITUZIONALISTI
A pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina...
"...Dopo l'addio della costituzionalista Lorenza Carlassare a giugno, un'altra componente della commissione di esperti governativa per le riforme costituzionali presieduta dal ministro Gaetano Quagliariello abbandona per motivi analoghi. Nadia Urbinati, politologa della Columbia University di New York, lo fa con una lettera. "Caro ministro, ti annuncio le mie dimissioni... Le ragioni non riguardano i lavori, ma levicende politiche legate alla condanna di Berlusconi e la sua eventuale decadenza da senatore. In questa vicenda, hai espresso opinioni che non ritengo si adattino al tuo ruolo di presidente della commissione e che rivelano una concezione delle istituzioni tesa a favorire un leader invece che le ragioni del diritto e dell'uguaglianza del cittadino innanzi alla legge..." (Fonte: Corsera)


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