Eccolo il Medioevo, che vieta le differenze e impone con la forza scelte irrispettose della libertà: peggio ancora se oggi un gruppo di potere, sostenuto da un elettorato non sempre bene informato, cerca consenso seminando paura e coltivando l'illusione di vivere in un mondo realmente composito e variegato. Esiste persino chi si considera detentore di una verità capace di contrastare i diritti costituzionali. Di fatto non si può impedire a un gruppo di musulmani di costruire una moschea e neanche di pregare liberamente. Sel Cremona sostiene sul proprio sito l'incostituzionalità della legge regionale lombarda "anti moschee". La cosiddetta legge anti moschee approvata dal centro destra del Consiglio Regionale Lombardo conferma, se mai ce ne fosse bisogno, l'approccio medievale di quelle forze politiche ad una società che, piaccia o meno a lor signori, è: multiculturale, multietnica, viva e dinamica e che nella diversità trova la sua vitalità e il suo futuro.
Maroni e i suoi dimostrano inoltre di avere in grande spregio le istituzioni poiché portano avanti una legge conoscendone benissimo i profili di incostituzionalità; è bene ricordare a questi politicanti che nessuno può permettersi di oltraggiare la Costituzione e che tale oltraggio, condito dalla malafede, costerà una cifra che dovrà essere pagata, ancora una volta, dai contribuenti.
Infatti tutto l'iter, relativo sia all'approvazione sia alla successiva azione della Corte Costituzionale che dichiarerà la legge incostituzionale, non è certamente privo di costi.
