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Leggende dal mondo – Kitsune

Creato il 29 ottobre 2013 da Molipier @pier78
Leggende dal mondo – Kitsune Macbeth Macbeth vedi altri articoli 29 ottobre 2013 16:13

La vasta iconografia popolare tradizionale del Giappone offre un’ampia varietà di storie fantastiche ed a tratti inquietanti: Kitsune (狐) è la parola giapponese che significa “volpe” ed in particolare viene utilizzata (soprattutto in occidente) per indicare la volpe mitologica, citata in moltissime opere del folklore giapponese ed in opere moderne come manga, anime e videogiochi.393px-Prince_Hanzoku_terrorised_by_a_nine-_tailed_fox

Di natura a volte ambigua, a volte buona, a volte dichiaratamente caotica e dannosa, le volpi agiscono per vie misteriose ed il loro potere è indicato alla loro anzianità e sapienza: per mezzo del numero delle loro code (solitamente nove, per le volpi più potenti chiamate 九尾の狐 – kyubi no kitsune) acquisiscono poteri sempre più sorprendenti come l’abilità di vedere e sentire ogni cosa ed una saggezza impareggiabile.

Queste sembrano caratteristiche legate principalmente alle volpi “buone” che operano nel nome della divinità Inari Okami (稲荷大神), mentre altre tendono ad assumere sembianze umane (soprattutto bellissime donne) per tentare di sedurre ed ingannare i mortali. Le leggende narrano che le kitsune sono genericamente creature che portano scompiglio nonostante le buone intenzioni, dato che non rispettano la legge degli uomini e tendono ad agire seguendo solo le proprie idee: ad esempio una kitsune affezionata ad un mortale potrebbe omaggiarlo di oggetti di valore, ma rubati dai vicini di casa o da passanti, causando senza volere grossi guai legali al malcapitato.

Il culto shintoista delle kitsune è presente in moltissime aree del Giappone moderno: si contano attorno ai 32.000 templi a loro dedicati, numero altissimo considerando anche che dal conteggio vengono esclusi i piccoli santuari ai bordi delle strade e nelle campagne. Genericamente ogni tempio ha uno o più sacerdoti fissi, che abitano nelle vicinanze del tempio o in alloggi collocati all’interno dello stesso e si occupano della gestione e della pulizia dei vari locali, dell’accoglienza ai fedeli in visita e dell’organizzazione di festività legate al culto della volpe. Il tradizionale giorno festivo di Inari è il primo giorno del cavallo del secondo mese nel calendario lunisolare, genericainari-sushi-lined-up-smmente in Febbraio nel calendario gregoriano.

E’ pratica comune organizzare bancarelle ed eventi come sfilate, balli e manifestazioni folkloristiche per onorare la divinità ed assicurarsi la sua amicizia: una delle principali offerte votive è l’Inari-Sushi (稲荷寿司) ovvero una “tasca” ricavata da un pezzo di tofu fritto e riempita con riso aromatizzato ed altri ingredienti saporiti; secondo le leggende le volpi ed in particolare la divinità Inari Okami sono ghiotte di tofu fritto e quindi un’offerta di questo tipo è un ottimo modo per entrare nelle grazie di queste creature.

Le kitsune appartengono all’iconografia giapponese da molto tempo ed anche nella modernità sono utilizzate moltissimo, anche se in molti casi sembrano aver perso il loro ruolo “ambiguo” e a volte malvagio, in favore di un atteggiamento più kawaii (かわいい/可愛い ovvero amabile, adorabile)Ninetales.

Presenti in molte campagne pubblicitarie, di sensibilizzazione contro la caccia o la distruzione dell’ambiente, le volpi leggendarie sono inserite come dicevano prima anche in molti manga, anime e videogiochi: la più famosa volpe mitologica dei videogiochi è presente nella serie Pokémon ed è identificata nel bellissimo Ninetales, chiaramente ispirato ad una volpe a nove code con il tipico manto bianco/oro e molte abilità sovrannaturali.

Anche il picc0lo Shippo, presente nell’anime Inuyasha, è un cucciolo di volpe capace di trasformarsi attraverso l’utilizzo di una foglia appoggiata sopra alla sua testa.


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