Leggere ad personam…per capire la verita’.

Creato il 12 gennaio 2014 da Lucaralla @LAPOZZANGHERA

Grillo dice di non comprare piu’ Repubblica e La Nazione poiche’ non riportano dati veri (o li nascondono dietro caratteri piccolissimi)del M5S.

Partendo dal fatto che credo ci siano pochi lettori amanti di organi di partito ufficiali venduti in edicola,vedi Unita’ sempre piu’ in calo,oggi il concetto di lettura di un giornale e’ rilegato al titolo scoop o alla firma di prestigio(il piu’ delle volte accompagnata da apparizioni televisive e libri ogni sei mesi circa).

Avere una panoramica equilibrata mi sembra difficile e arrampicarsi dietro concetti ad personam senza fini politici e’ alquanto ipocrita come verita’.

E allora l’uscita di Grillo,personalmente,non mi fa ne caldo e ne freddo,visto che,personalmente,la notizia la spolpo via rete,andando sempre all’origine della fonte(un sito di un giornalista o l’inchiesta a grandi linee di testate mondiali).

Se parliamo di Syria,esempio,preferisco leggere news da testate che hanno corrispondenti in zona o da organizzazioni umanitarie li presenti.

Avere un racconto stando in studio e sapendo per vie traverse non rende vera la notizia stessa.

E allora,qui la rete aiuta,vai con i blogger locali e twitter,degna agenda real time di eventi critici e non.

Quindi la visione reale di un evento stesso,deve seguire la logica della fonte presente in zona,arricchendola anche con filmati e immagini che spesso,come nel caso della Syria bombardata quotidianamente, recitano dolori e crudelta’.

Il problema magari e’ capire se abbiamo ancora figure da seguire,giornalisti come Terzani,Bocca,Montanelli,i quali dalle loro righe,hanno dettato linee da seguire per imparare il mestiere.

Il giornalismo di inchiesta cosi’ cercato ai giorni nostri,e’ solo quello che smasachera il nemico politico,mettendone in luce gli aspetti lucrosi di una sua azione.

Prendi l’Ilva.

Riva,Vendola,Archina’,la politica alla merce’ dell’impero dell’acciaio.

Qual’e’ lo scoop che abbiamo ricordato noi tarantini in tutto questo bailame mediatico?

Le risate di Vendola con Archina’,oppure i conti bancari sparsi in giro per il mondo da parte della famiglia Riva?

Cosa esce fuori di concreto da tutta questa storia?

C’e’ la possibilita’,grazie al giornalismo,di capire come stanno le cose?

Devo dire che a livello nazionale,sulle testate,si e’ dato molto risalto all’aspetto politico,tralasciando spesso l’aumento dei morti per le patologie correlate alla diossina.

La politica romana,concubina dell’azienda genovese,e’ stata la prima nota che ha creato scoop giornalistici.

Le intercettazioni telefoniche hanno dato alla vicenda l’aspetto cruento della drammaticita’ di cio’ che quotidianamente viviamo a Taranto,un po’ come le risate fatte al telefono a L’Aquila alle spalle di chi e’ morto.

Localmente il quadro giornalistico e’ stato piu’ realista,veritiero e onesto con i numeri.

La piattaforma della rete si e’ mossa dietro vari aspetti,dagli ambientalisti ai blogger e spesso,grazie a loro,i dati veri e le cartine dell’inquinamento resale nelle varie zone del tarantino,sono venute fuori con dati allarmanti.

Di Taranto e del suo dramma se ne riparlera’ magari alla prossima scandalosa uscita nata magari da un cellulare messo sotto controllo.

Lo scoop vero,sarebbe invece adesso,scrivere dell’avanzare dell’inquinamento negli alimenti nelle zone attorno alla citta’ jonica e di come siamo in piena emergenza al nosocomio locale nei reparti oncologici.

Ma questo Grillo lo sa….credo.O no?



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