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A questo vanno aggiunti i costi per lo smaltimento delle scorie, di cui si continua a far finta che sia un problema secondario e non una patata bollente che non ha ancora risolto come quelle di Trino Vercellese, tanto perchè si sappia. Inoltre saremmo debitori anche della tecnologia, che è esclusivamente francese, come ben si sa. Ma la cosa più dura da accettare, riguardante la sicurezza, che in sé, potrebbe essere accettabile ed è il problema che mi spaventa di meno in linea teorica, è che sappiamo tutti cosa succederebbe in Italia, posto che qualche regione le accetti, all'assegnazione degli appalti. Cemento alla sabbia, strutture di sicurezza di cartone e assegnazione dello smaltimento delle scorie ad associazioni campane per lo sversamento nelle campagne casertane. Ma suvvia, come potete avere fiducia su questo lato della questione. Mi meraviglio e questo non c'entra nulla con la fiducia nella scienza, senza contare che come dice Rubbia, le strade tecnologiche accettabili, sono da studiare e non sono ancora quelle attuali. Chiuso il mio punto di vista è molto divertente esaminare quello di chi ci governa.
Uno dei punti fondamentali del programma era proprio il ritorno al nucleare, in barba alle decisioni degli italiani, che ci era stato presentato come unica soluzione sicura ed intelligente, da facce gravi e dispiaciute che il nostro paese fosse rimasto arretrato nel tempo a causa di pochi deficienti (mi sembra oltre l'80% di chi votò) che avevano condannato l'Italia al medioevo energetico quando il Giappone ricavava quasi tutta la sua energia proprio dal nucleare. Salvo i leghisti, naturalmente che mentre danno del coglione a chi al nucleare si appose, sono naturalmente contrari a farle nelle regioni dove governano. Non esageriamo la coerenza è una cosa, il consenso è un'altra. Certo le motivazioni erano ottime; da un lato, dai gruppi di appaltatori che già si stavano fregando le mani al profumo del grasso che cominciava a colare e dall'altro i famosi sondaggi, ormai unica fonte delle decisioni politiche. Poi appena succede il patatrak e i sondaggi cambiano bandiera, invece di venire a sostenere le loro decisioni, che se erano giuste ieri non saranno certo sbagliate oggi, ché la scienza non cambia in base ai sondaggi, gli stessi personaggi, con la stessa faccia grave, ci spiegano la necessità di sospendere prima e poi di cancellare le norme che erano state promulgate sulla questione.
Coerenti come sempre; si fa non quello che è giusto, ma quello che sempra piacere al popolo, che non sia mai che si perda qualche voto; magari come la Lega, attentissima a queste cose, si fa una cosa in parlamento e si dice il contrario nelle piazze, tanto per essere sicuri. Comunque l'importante di questo stop, non è certo il nucleare, che si sa è ormai morto e sepolto, salvo poter essere ripreso di nuovo, appena i sondaggi cambieranno allo spirar dei venti, ma il famoso secondo (e terzo) fine. Infatti l'inutile provvedimento di cancellazione di questi giorni, come ognuno ha capito, serve soprattutto a cancellare il referendum, che non sia mai che si capisca che la maggioranza della gente non ne può più di questi personaggi. Ma per calare anche l'asso, nei prossimi giorni verrà sistemato ed eliminato anche il referendum sull'acqua, per essere certi che vada poi in malora anche l'ultimo, quello davvero importante naturalmente, quello sul legittimo impedimento. Mah, mettiamola in ridere, date un'occhiata a questo video di un mio caro amico, grande attore che avevo cercato di distogliere dall'arte per fargli vendere pezzi di plastica.
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