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LEGO… land: l’arte di creare foto realistiche usando i giocattoli

Da Ragdoll @FotoComeFare

Il forum di FotoComeFare diventa ogni giorno più ricco di contenuti di valore. Dopo aver scovato nei primi gironi il progetto di Fedilla, in questo articolo conoscerai il lavoro di Roberto.

Si tratta di un progetto sulla toy photography, un genere che mi piace da morire. Roberto ha condiviso sul forum diversi riuscitissimi scatti che hanno come protagonisti i LEGO. Un soggetto giocoso, ma un risultato decisamente serio.

Fotografare giocattoli in maniera creativa, in generale, è un qualcosa di stimolante perché induce a inventarsi sempre qualcosa di nuovo, di diverso, soprattutto se vuoi creare ambienti pseudo-reali, attinenti con il giocattolo stesso che intendi fotografare, sia esso una macchinina o un personaggio più o meno reale.

Da questo presupposto e dalla passione per i mattoncini LEGO, è nato quindi un progetto in continua evoluzione che ho chiamato LEGO…land. In esso i piccoli personaggi della LEGO prendono “vita” all’interno di ambientazioni ricostruite in base alla fantasia del momento.

Se hai dei bambini sei sicuramente avvantaggiato perché, oltre ad essere una buona occasione per avvicinarli al mondo della fotografia e per passare del tempo con loro, sono anche un pozzo di idee da cui attingere per realizzare i vari set. Navigando in rete puoi trovare diverse foto del genere, quindi non si può certo dire che il progetto sia nuovo in assoluto.

Ciò che conta però è il divertimento e lo stimolo nel portarlo avanti. Anzi, proprio cercando su siti come 500px o flickr puoi trovare validi spunti creativi.

Preparare lo scatto

La parte facile dell’intero progetto è procurarsi i vari personaggi. Basta infatti recarsi in un qualsiasi negozio di giocattoli e chiedere delle minifigures LEGO, questo il loro nome, oppure per risparmiare qualcosa c’è sempre internet. Proprio le minifigures sono la parte più costosa, circa 4/5 euro ogni personaggio se si opta per le minifigures da collezione, che offrono molta più scelta a livello di personaggi.

Il difficile arriva quando ti trovi tra le mani questi personaggi belli e colorati, li osservi e devi inventarti da zero come fotografarli. Se con alcuni personaggi può essere facile, come con lo sciatore (sebbene abbia dovuto attendere la neve), con altri personaggi è molto più difficile. Alcuni giacciono nella loro scatola da mesi e ancora non mi è venuta una valida idea su come fotografarli.

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Il trucco ad ogni modo sta nel concentrarsi su un personaggio alla volta, tenerlo sempre in vista, magari di fianco alla tastiera del computer e quando arriva l’idea segnarsela su un foglio di carta, sullo smartphone, sul PC… Perché l’idea può arrivare ovunque e in qualunque momento, e come è arrivata se ne va in fretta, soprattutto se arriva quando sei al lavoro, con la testa impegnata in altre faccende.

Una volta definito che tipo di scatto vuoi realizzare devi cominciare la ricerca degli oggetti di contorno. Molte cose le puoi trovare direttamente in casa, altre dovrai costruirtele di sana pianta. Altre ancora dovrai chiederle ad amici, parenti, o cercarle sul posto di lavoro.

Io ho utilizzato fin’ora sabbia, pietre, erba, gel, puntine da disegno, un mappamondo, un dinosauro (!), dello skifidol, pesi da palestra, ecc… Libera la fantasia!

Soprattutto, considera che i personaggi sono piccoli e che anche gli oggetti che ti possono sembrare inutili, rapportati alle dimensioni di un personaggio LEGO, possono trasformarsi in qualcosa di diverso ed utile allo scopo. Abituati a vedere le cose attraverso gli obiettivi che hai a disposizione. Il risultato finale deve essere chiaro nella tua mente.

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Una volta trovato tutto ciò che ti occorre per lo scatto devi creare il set.

Io ho la fortuna di avere molto spazio libero e ho attrezzato un tavolo in mansarda dove ho montato due lampade snodate, tipo quella della PIXAR per intenderci, con lampadine fluorescenti di varia potenza da 6500 gradi Kelvin. Ho poi posizionato al centro una lightbox 60×60 con fondali intercambiabili di diversi colori, acquistato su internet da un negozio italiano specializzato in gadget fotografici. La lightbox fa la differenza con questo tipo di fotografia perché una buona illuminazione è basilare per la riuscita dello scatto.

Trovo il flash molto scomodo da usare, ce ne vorrebbero più di uno e non sono controllabili come le lampade da tavolo. Inoltre, essendo le minifigures di plastica lucida, qualsiasi fonte di luce, anche schermata, lascerebbe sgradevoli riflessi sulla “pelle” delle minifigures stesse. In alcuni casi ho trovato molto utile l’uso di una piccola torcia a led o addirittura di un piccolissimo diodo led collegato ad una batteria da 12V!

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Preparare l’attrezzatura fotografica

Ovviamente ti occorre un cavalletto su cui fissare la macchina fotografica per poter gestire al meglio la messa a fuoco, il tempo di scatto e la composizione. La scelta degli obiettivi dipende molto dal tipo di inquadratura che hai immaginato.

Si spazia dal 35mm al 100mm macro su APS-C, nel mio caso. Non escludo nemmeno l’uso di un tele spinto, 200/300mm. Come dicevo in apertura dipende tutto dalla tua creatività.

Una volta costruito il set dovrai sistemare le luci facendo molta attenzione e osservando l’immagine sul monitor della fotocamera. Il live view è di grande aiuto con lo still life.

La messa a fuoco, manuale, deve essere rigorosamente sugli occhi del piccolo protagonista e deve essere perfetta. Io utilizzo la fotocamera in manuale quando fotografo col cavalletto per avere massima libertà di azione.

Una volta che tutto è pronto devi decidere i parametri di scatto. Se non hai a che fare col fuoco (quello che scotta), in cui devi trovare un compromesso con la velocità dell’otturatore, è importante scegliere la “giusta” profondità di campo.

Non c’è un valore predefinito, dipende dalla scena inquadrata e dall’effetto che vuoi ottenere. In generale, soprattutto se si lavora con ottiche macro, il diaframma andrà sicuramente chiuso di diversi stop, senza esagerare per evitare il fenomeno della diffrazione.

Ovviamente gli ISO andrebbero abbassati al minimo per evitare il rumore. Il telecomando è un altro grande alleato per evitare il micromosso. In alternativa, puoi usare lo scatto ritardato a 2 secondi.

Ultima cosa da fare prima dello scatto è: pulizia. Ovvero, con l’ausilio della stessa pompetta utilizzata per pulire gli obiettivi, soffia via ogni granello di polvere o pelucchio dalle minifigures e dagli oggetti di contorno.

Per quanto ti sforzi di pulire per bene tutto ti accorgerai che alla fine dovrai comunque rimuovere con il timbro clone alcune imperfezioni. Operazione comunque semplice e veloce.

Tutto pronto per lo scatto quindi, ma prima eseguo sempre una foto al mio fidato color checker per poter gestire al meglio il colore e il bilanciamento del bianco in post produzione con Lightroom. Per ottenere il massimo utilizza sempre il formato RAW, a maggior ragione con questo tipo di fotografie.

Conclusioni

Click, foto fatta! In pochi secondi abbiamo trasferito in digitale il lavoro di, in alcuni casi, ore!

Chiaramente ogni foto ed ogni personaggio sono una storia a se e se vuoi seguire nel dettaglio la realizzazione di ogni scatto ti rimando al forum di FotoComeFare. Li andrò a postare diversi scatti della serie entrando nel dettaglio di come l’ho realizzato.

Roberto Gardella

Se anche tu hai un progetto, un reportage, una singola foto di cui ci vuoi raccontare, sarò felice di ospitare un tuo articolo. Inviami la tua proposta attraverso la pagina dei contatti.


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