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Lentamente muore – Pablo Neruda e la sua riesumazione

Creato il 10 aprile 2013 da Perlasimeone @perlasimeone

Le elezioni si avvicinano per questo iniziano le prime manovre politiche per acaparrarsi voti. Una che in questi giorni si parla abbastanza é la riesumazione del corpo del premio Noble per la letteratura Pablo Neruda morto il 23 settembre del 1973.

Con una autopsia vogliono scoprire se Neruda morí per cause naturali (soffriva di un tumore alla prostata) o se fu assassinato dagli uomini di Augusto Pinochet qualche giorno dopo il golpe di stato contro il socialista Salvador Allende.

Questa indagine l’ha chiesta di aprire il Partito Comunista (al quale Neruda apparteneva) per rispondere all’interrogatorio: “Cosa fu iniettato nelle vene di Neruda, antidolorifici per calmare la sofferenza dovuta al cancro o il veleno che ne provocò la morte?

Per me questa riesumazione non é per nulla etica né morale. Ma sappiamo benissimo che la politica vá contro tutti i principi. Il partito comunista in Cile non é visto per nulla bene ma per vincere possono arrivare anche a questo.

Non ci resta che sognare con i bellissimi poemi che ci ha lasciato Neruda, sperando che dopo questa lo lascino riposare in pace.

Lentamente muore – di “Pablo Neruda”

“Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marca o colore dei vestiti,
chi non rischia,
chi non parla a chi non conosce.

Lentamente muore chi evita una passione,
chi vuole solo nero su bianco e i puntini sulle i
piuttosto che un insieme di emozioni;
emozioni che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbaglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti agli errori ed ai sentimenti!

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza,
chi rinuncia ad inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia e pace in sè stesso.

Lentamente muore chi distrugge l’amor proprio,
chi non si lascia aiutare,
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli si chiede qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di
gran lunga
maggiore
del semplice fatto di respirare!
Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di
una splendida
felicità.”

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