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Lenticchie semplici, week-end complesso

Da Maric740

Lenticchie semplici, week-end complessoWeek-end lunghissimo, difficile da riassumere nelle 20 righe che mi concedo solitamente, per non annoiarvi. A Roma per lavoro, per il Taste. Vorrei dichiarare qui che ho pranzato con Sigrid e che rifarei tutto solo per potermi ritrovare a chiacchierare con lei, della cui semplicità, secondo me, potrebbero rendersi conto in pochi guardando le sue ricette e foto perfette e i libri pubblicati, di cui l’ultimo  da pochissimi giorni (io non sono ancora riuscita ad averlo, ma appena lo avrò acquistato, vi dirò di cosa si tratta… molto divertenti sono stati i racconti dell’autrice sulla realizzazione della copertina). Il Taste di per se stesso mi ha deluso quasi da tutti i punti di vista e comunque me lo sono goduta poco, sempre a far PR e sempre a far la guardia allo stand aziendale per il quale mi trovavo all’evento. Se non fosse stato per Nadia, credo che le rogne di lavoro e i problemi logistici mi avrebbero distrutta. Questa simpaticissima donna, cui sono legata per motivi di lavoro da molti anni, non solo mi ha risolto una magagna di grosse dimensioni (più che grosse, direi pesanti, visto che invece di spedirmi 500 volantini, me ne hanno spediti 5000, dall’ufficio, che non potevo certo riportare indietro nel trolley…), ma mi ha coccolata come fossi una bambina, stando con me due sere di evento di fila, portandomi cibo e vino ‘caserecci’ alla facciazza di tutti i mega chef da 6 € ad assaggino e proprio per colmare il grande appetito insoddisfatto da tutti questi ‘stellati del gusto’,  e facendomi fare grosse risate. Di una cosa la ringrazio tanto: il giro per Roma all’una di notte. Non ricordavo davvero l’imponenza del Colosseo. La macchina viaggiava veloce intorno a ‘lui’ e io non riuscivo a capire come potesse emozionarmi ancora esattamente come quando lo vidi per la prima volta da bambina. Non è il monumento più sofisticato di Roma, ma è quello che in un attimo, ha saputo dirmi dove mi trovassi, accompagnandomi in svariati pensieri vaghi e infliggendomi una bellezza  quasi difficile da sopportare. Proprio non ricordavo la bellezza di Roma e la simpatia dei romani. Per chiudere: approfittando di un’oretta libera, sabato, sono andata a fare una ceretta (ok la trasferta, ma i problemi quotidiani restano). In un centro estetico sconosciuto, in 30 secondi netti mi hanno strappato tutto quanto ci fosse tra l’ombelico e metà coscia, senza che potessi fiatare e senza fare domande sul tipo di risultato cui aspirassi. Quando l’estetista ha tuonato: GIRATE…. ho perso i sensi, ma è durato solo altri 6 secondi. Ora sembro il ‘Pulcino Pio’. Buona settimana a tutte.

Ps. Diffidate dai ‘micro-strappi’ delle estetiste milanesi, le romane sono 100 volte meglio :) 

Lenticchie semplici, week-end complesso

LENTICCHIE SEMPLICI

1 scatola di lenticchie di buona qualità (o 250 gr di lenticchie secche ammollate una notte in acqua e poi bollite con aglio e alloro)

5 carote grosse

15 pomodorini pachino

1/2 cipolla

prezzemolo, olio, sale, pepe

Soffriggere la cipolla in olio extra vergine di oliva. Unire le carote, lavate, mondate e tagliate a rondelle spesse 4 mm. Lasciarle ammorbidire a fiamma media. Una volta pronte, aggiungere le lenticchie (se in scatola e  non cotte al vapore, devono essere scolate del liquido di governo, se bollite, devono essere ben al dente e prive di liquido) salare, pepare e lasciar insaporire il tutto per una decina di minuti. Aggiungere infine i pomodorini tagliati a quarti. Spolverare con prezzemolo tritato grossolanamente e servire, calde, tiepide o fredde.


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