Lentisco: caratteristiche generali.
Il lentisco è un sempreverde originario delle zone che si affacciano sul bacino del Mediterraneo. Può raggiungere circa 4/ 5 metri di altezza e circa 2/ 3 di diametro. L’albero è formato da un basso fusto rivestito da una corteccia tendente al rosso; il fogliame è costituito da piccole foglie verdi, lucide e ovali. Durante la stagione primaverile tra le ascelle fogliari si formano dei piccoli fiorellini verdi (se sono femmine) e rossi (se sono maschi). Le infiorescenze, durante la stagione estiva, sono sostituite da dei frutti tondi e rossi i quali, durante la stagione invernale, raggiungono la maturazione e diventano di colore nero. La resina estratta dai rami, in passato era impiegata per la realizzazione di una sorta di mastice mentre oggi, la pianta è utilizzata nell’industria dei profumi e in erboristeria. Rami e foglie sono molto profumati. Fonte: www.upload.wikimedia.org
Lentisco: coltivazione.

Lentisco: moltiplicazione.

Lentisco: malattie e parassiti.
Tra le principali malattie e parassiti che possono danneggiare la pianta di lentisco, ci sono: gli acari, la cocciniglia e l’oidio. La cocciniglia, se presente in piccole zone, può essere eliminata dalla pianta in modo manuale: utilizzare un batuffolo di cotone imbevuto in acqua e alcool. Gli acari invece, attaccano le foglie, traendo nutrimento dalla linfa delle stesse e, distruggendo il fogliame. Per eliminarle basta utilizzare un prodotto antiparassitario da applicare durante gli attacchi e prima, in modo da prevenire l’insorgere di questi parassiti molto dannosi. L’oidio è un fungo che porta alla formazione di macchie bianche e ricoperte da una sorta di polverina. Le foglie attaccate da questo parassita, con il passare del tempo arrivano addirittura al disseccamento. La debellazione consiste nell’uso di prodotti antifungini, sia durante e sia prima del manifestarsi dell’infezione. Fonte: www.upload.wikimedia.org
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