Leonardo Di Caprio: Focus sul protagonista di Il Grande Gatsby

Creato il 16 maggio 2013 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Diciamolo senza mezzi termini: è lui la star più attesa della Croisette. L’ultimo film di cui è protagonista, Il Grande Gatsby, inaugurerà a breve il Festival di Cannes: sarà Leonardo Di Caprio ad aprire le danze cinefile di quella che si prevede come una delle edizioni più ricche e significative degli ultimi tempi festivalieri. Vi racconteremo direttamente da Cannes cosa dirà, come risponderà alle questioni della stampa e degli addetti ai lavori, e quanto sarà convincente nei famigerati panni di James Gatsby. Intanto gettiamo uno sguardo sulla lunga e invidiabile carriera di uno degli attori più snobbati della storia dagli Oscar che, malgrado intense e straordinarie performance, non ha mai ricevuto mezza mensione.

Primi passi: gli esordi da enfant prodige
Di Caprio inizia a lavorare giovanissimo, tra spot pubblicitari e serie tv (prima Genitori in Blue Jeans, poi nel ’90 un cameo in Santa Barbara). Dopo il b-movie Critters 3 che segna il suo debutto ufficiale sul grande schermo, rifiutato di passare al nome d’arte che gli era stato suggerito Lenny Williams, nel ’93 firma le sue prime, memorabili, performance: tiene testa al mostro sacro Robert De Niro in Voglia di ricominciare, e affianca Johnny Depp e Juliette Lewis in Buon compleanno Mr Grape, interpretando uno dei personaggi più toccanti della sua carriera. Di più: Sharon Stone in persona, in veste di produttrice, lo chiama per il western “all star” Pronti a morire, che lo vede recitare impavido accanto a Gene Hackman e Russell Crowe.

I ruoli controversi e il “boom” di notorietà con Titanic
Due biopic maledetti, Ritorno dal nulla e Poeti dall’inferno, gli danno la chance di dimostrare ulteriori abilità attoriali, declinabili anche secondo il lato più oscuro dell’animo umano. Prosegue lungo la stessa scia in La stanza di Marvin, dove riaffianca De Niro ma anche sua maestà Meryl Streep e Diane Keaton. Leonardo ha già girato Romeo+Giulietta di Baz Luhrmann, che gli è valso un discreto aumento di popolarità internazionale. Ovviamente, è con il kolossal campione di incassi Titanic di James Cameron che si consacrerà come teen-idol e simbolo di una generazione. Conoscerà sul set anche la sua attuale migliore amica, Kate Winslet (che non a caso ha accompagnato all’altare l’anno scorso).

Il periodo buio e la rinascita con Scorsese
Puntuali, iniziano ad arrivare i primi Razzie Awards per le criticate interpretazioni in La maschera di ferro (per il dublice ruolo del monarca francese Luigi XIV e del suo gemello) e in The Beach. L’inarrestabile crescita di popolarità e gli eccessi personali fanno il resto, finendo per farlo scivolare in un vortice che ben racconta il suo personaggio in Celebrity di Woody Allen. Risorgerà soltanto con Martin Scorsese, che vede in lui l’erede naturale di Robert De Niro, e non sbaglia: insieme firmeranno pellicole memorabili, da Gangs of New York a Prova a prendermi, da The Aviator a The Departed, Di Caprio è continuamente messo alla prova – tenendo testa ora a Daniel Day Lewis ora a Tom Hanks, per non parlare di Jack Nicholson – con ruoli ben scritti e complessi, che gli daranno finalmente il meritato e tanto atteso mix di credibilità e rispetto della critica internazionale.

L’impegno politico e le pellicole intimiste
Senza affrontare qui le numerose cause umanitarie e le attività politiche che lo hanno visto coinvolto in prima persona, vale tuttavia la pena ricordare il sostegno ad Al Gore e il documentario che ha scritto e prodotto: L’undicesima ora. E’ la fase della maturità e della presa di coscienza: Di Caprio rifiuta copioni commerciali, da Spider Man ad Alexander (e fa l’errore di declinare persino Bastardi senza gloria, facendo involontariamente la fortuna di Christoph Waltz), per dedicarsi a film di denuncia come Blood Diamond e nel thriller Nessuna verità di Ridley Scott. Con Revolutionary Road torna a lavorare con Kate Winslet, nell’affresco struggente e introspettivo di una coppia in via di lacerazione, poi continuerà ad esplorare le oscure e complesse pieghe dell’animo umano in Shutter Island, ancora di Martin Scorsese. Seguiranno tre ottimi lavori con altrettanto pregevoli maestri: l’affascinante e cervellotico Inception di Christopher Nolan, il biopic J. Edgar di Clint Eastwood e l’irresistibile Django Unchained di Quentin Tarantino che lo vede nei panni del diabolico schiavista Calvin Candie.

Il connubio artistico con Baz Luhrmann: da Romeo a Gatsby
Con Baz Luhrmann Di Caprio è chiamato a portare sullo schermo i più grandi personaggi della letteratura mondiale. Se nel 1996 interpretava un viscerale, moderno e romantico Amleto, oggi è chiamato a calarsi nei panni de Il grande Gatsby nell’omonima trasposizione cinematografica del fortunato romanzo di Francis Scott Fitzgerald ambientato negli anni ’20 e incentrato, appunto, sulla vita di James Gatsby. Al suo fianco, nel film e di seguito sul red carpet di Cannes, vedremo Carrey Mulligan (già applaudita nel superlativo Shame) e il suo amico di sempre, quello con cui cessa mai di confrontarsi e consigliarsi negli anni, Tobey Maguire.E’ un libro che devi rileggere tante volte per coglierne le mille sfumature – ha dichiarato alla stampa Di Caprio – Io e Gatsby abbiamo in comune la voglia di sognare: è un uomo che si riscatta da un passato umile per ottenere l’amore di una donna aristocratica e molto ricca, è il simbolo del sogno americano”.

di Claudia Catalli


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