Segnali di fumo riviste
a cura di Dale Zaccaria
Brano tratto da Linus Febbraio 1995 di Francesco Morini
Oggettivamente compiacente
(…) su mafia e mafiosità “comportamento mafioso” non è dato discutere. Altrimenti sei un nostalgico, sei connivente, sei un fiancheggiatore. Per farla breve: sei un mafioso. Anche se ti chiami Leonardo Sciascia. Non ci stava, lui che conosceva come nessun altro la realtà della Sicilia profonda, ad accordarsi al coro unanime della linea di fermezza: “O con lo Stato o con la mafia”. Troppo semplice, troppo rozzo, troppo stupido, scriveva Sciascia, criticando la sciocca prosopopea delle “grida” antimafia e la definitiva sottomissione dei mezzi ai fini. Avessero potuto, un rompicoglioni come lui lo avrebbero spedito dritto al confino. Invece si sono limitati ad isolarlo politicamente; lo hanno attaccato per anni, gli ultimi anni della sua vita, lanciandogli contro le accuse più infamanti, pesando col bilancino i suoi romanzi e bollandoli, da Il giorno della civetta in poi, come letteratura “oggettivamente compiacente” verso il fenomeno mafioso. Se sfogliate le pagini culturali, vi accorgerete che l’ostracismo contro Leonardo Sciascia continua anche post mortem (…)