Sono all’Epfl, ovviamente al mio amato Learning Centre, con le fotocopie di Hartmann davanti – precisamente: la conferenza di Jalta – e il cervello che fuma. Inizio a fare qualche progresso in tedesco, i.e. non devo più aprire il dizionario 8 volte in una riga, ho una vaga idea di quello che dicono le versioni che spedisco al pazientissimo monsieur Iehl ogni due giorni, anche se non ho ancora il coraggio di rispettare il patto con Diana – solo tedesco per me, solo italiano per lei. Ma forse questa sera dovrò sacrificarmi..
Per il resto, Losanna mi sembra come l’avevo lasciata. Vorrei poter riscrivere, fra una settimana la stessa frase per l’Italia, che dai giornali esteri ogni giorno appare più confusa. Una cosa confortante, sarà che di sicuro, Rovigo non sarà cambiata di una virgola. Mi manca un po’ quella normalità, anche se so che è solo provvisorio, dopo due giorni avrò già voglia di Bologna, delle sue strade, della mia università, delle scorciatoie che conosco a memoria. Bologna mi ha cresciuta, c’è poco da fare.
Ieri ho insegnato a David a giocare a Tumball, e mi ha battuto due volte consecutive con un punteggio incredibile, mi devo arrendere al fatto che il Tumball non è il mio futuro – batto a malapena Géraud – e che David è troppo fortunato ai giochi di carte.
Oltre al Tumball, neanche nella magia potrei mai fare carriera. Valentin mi ha insegnato un trucco con le carte che mi è riuscito una volta sola, nella cucina della Paul Sabatier con Andrea, e che ieri ho rifatto almeno tre volte davanti a David – maledetto – che si divertiva a cercare di capire l’inganno mentre io rossa come un peperone cercavo di far funzionare il gioco. E ovviamente stasera la povera vittima sarà Ralph, e io perderò gli ultimi residui di reputazione anche qui in Svizzera….
Per il resto, non saprei cosa aggiungere ora, So che non è granchè coeso e dettagliato come intervento – avrei tante altre cose da raccontare -, ma il tedesco mette come sempre a dura prova i miei neuroni, e quando (si spera che david finisca presto stasera) chiuderò i libri sarò troppo al settimo cielo e spensierata per mettermi a pensare al blog (anche se scrivo di getto e non bado per niente alla forma, mi serve comunque un po’ di impegno per scrivere qui). Faccio conto sulla mia memoria (ahiahiahi) per ricordarmi di questi bellissimi giorni, da qui al 9 gennaio.
Ah, il Natale.