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Lettera a Babbo Natale

Creato il 23 dicembre 2014 da Annachiatto @AnnaChiatto
23 dicembre 2014

Caro Babbo Natale,
quest’anno ti scrivo un po’ in ritardo: perdonami! Avevo da fare a realizzare un paio di sogni, e sono stata molto presa.
Anche quest’anno la lista è un tantino lunga, ma tu vedi cosa puoi fare.
E anche quest’anno, spero non ti dimentichi, come tutti gli anni, la manciata di cosette che ti chiedo. Tranquillo: non ce l’ho con te! Mi rendo conto che ricevi milioni di letterine, e so che non è colpa tua, ma probabilmente dei servizi postali, che non sono un granché neanche in Lapponia. In Italia sono una croce: arrivano puntuali solo gli avvisi di pagamento Tasi, Tari e Imu.
Non ci provare! La scusa del rialzo della benzina per te non vale: prova con lo sciopero delle renne e dei folletti. Saresti più credibile. E comunque è ora di metterli in regola e pagargli i contributi.
Nonostante tutto io credo in te, e nella magia del Santo Natale, anche se mio cugino di otto dice che non esisti. Ma che ne sanno in bambini di ora? A sei mesi giocano con l’ Ipad e a cinque anni potrebbero tenere un corso di social marketing.
Io ci credo!

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Se non sei eccessivamente impegnato, e non è troppo disturbo, ecco le cose che vorrei trovare domani notte sotto l’albero:
Vorrei un fidanzato. Non sono alla ricerca dell’uomo giusto, non ti darei mai questa responsabilità (lì ha fallito pure San Gennaro), non è perché è arrivato il momento di mettere su famiglia, che in verità questo periodo c’ho pure da fare e non ho molto tempo, non è per me, è per mia madre! Che l’unico regalo che vorrebbe è che al cenone andassi accompagnata.

Vorrei abbracciare mio fratello. Come tutti gli anni è lontano, a rendere più felice il prossimo. No, non è arruolato in un corpo militare della croce rossa, fa lo Chef, e cucina benissimo. Sempre di felicità si tratta.

Da quando ho quattro anni ti scrivo sempre un desiderio da esaudire: vorrei che i miei genitori non avessero mai divorziato, e che fossero uno il bastone della vecchiaia dell’altro. Vorrei sapere che significa passare le feste con l’intera famiglia e non dividermi da una casa all’altra.
Vorrei che regalassi qualche anno ancora alla mia nonna. Lei è una forza! Tutti i miei follower la amano, gli racconto quello che combina spesso.
A proposito! Tu hai messo “Mi piace” alla mia pagina Facebook?

Ti ricordi dei ladri della mia auto? Vorrei che gli manchi il panettone per tutto il resto della loro vita! E che prima o poi me ne possa permettere una, oltre al noleggio delle Car 2 go.
Vorrei continuare a svegliarmi con il sorriso, e andare a dormire con un sogno, e sentire almeno un giorno l’anno che tutto può succedere.

Ah! Un’ultima cosa: ad Aprile esce il mio libro. Il mio primo romanzo. Lo so, che insieme ai sentimenti anche l’editoria è in crisi, ma mettici una buona parola con qualcuno dei piani alti che conosci. Te ne sarebbe grata anche la mia agente letteraria, Laura, che ho sentito prima e ti saluta tanto. Se hai un manoscritto che vorresti pubblicare anche tu, mandamelo che gli lo faccio leggere.

Caro Babbo Natale,
sotto l’albero non ti lascerò latte e biscotti ma gli struffoli che ti piacciono assai. Ti aspetterò. Se mi addormento, svegliami. Sono la bambina di quattro anni bionda che dorme sul divano.


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