Lettera a Bebbe Grillo

Lettera del 29/05/2012 - Caro Beppe, sono un dottorando in scienze sociali che ti segue da tempi immemorabili e non sospetti. Sono stato uno che ha fatto politica nei movimenti da quand'era ragazzino. Quando esistevano ancora quelli che i giornalisti etichettavano come i "No Global". Ero a Genova in quegli afosi giorni di luglio del 2001, quando ci fu la volontà precisa di segnare il passo, tracciare un solco preciso tra il prima e il dopo. A distanza di più di dieci anni tu hai saputo raccogliere le macerie di quell'eredita' e sei riuscito in quello in cui noi, all'epoca, fallimmo: far emergere questioni che fino all'insurrezione Zapatista in Chiapas, alla battaglia di Seattle del '99e ai Forum Sociali Mondiali erano state tenute ai margini dell'agenda politica internazionale. Per questo non finirò mai di ringraziarti e di sostenerti, ma urge da parte tua un chiarimento sulle voci che ormai da qualche anno girano in rete sul tuo conto e, non ultima, la questione irrisolta di Parma mi ha spinto a scriverti questa lettera. Sta diventando davvero difficile per persone come me, che ti sostengono, in dibattiti pubblici o sui social networks difendere il tuo lavoro e provare la tua onesta'. Credo fermamente che ne' tu, ne' chi ti aiuta e ti sostiene abbiate secondi o terzi fini, ma vi chiedo di fare uno sforzo per dimostrarlo: uscite fuori sul blog con un comunicato politico che argomentando smentisca nettamente queste voci e chiarisca la situazione a Parma. Ve lo chiedo con tutto il cuore, perché, stavolta, siamo davvero vicini alla meta: non roviniamo tutto! Con stima e con affetto,  Giovannipaolo Ferrari Phd Student  University of Salerno