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Lettera a me stesso

Da Gabbianoj

Caro Gabbiano,
ricordi quando ti ho scritto questa lettera?
Oggi è il 12 luglio 2012, e tu, se hai rispettato le regole, dovresti essere lì a leggermi nel 2016.

Spero per te che non abbiano rieletto Berlusconi: pensa, in questi giorni si parla della sua ricandidatura! Ma non è questo il punto, lo sai.

Chissà se avrai trovato la tua gabbiana? Sarete andati in volo verso un romantico tramonto? O magari vi sarete colorati le piume per carnevale?? O... nooo, non mi dire che state tutto il tempo chiusi nel nido a...
È un peccato che tu non possa mandarmi una lettera indietro nel tempo con la risposta!

Be', non sto scrivendo per farti domande, ma per ricordarti quello che ora penso sia importante, nel caso tu l'avessi dimenticato (lo sai, poi, che sono previdente).

[...]

Ebbene, questo è l'inizio di una ipotetica lettera al me futuro.
Funziona così: scrivete una lettera a voi stessi, che leggerete tra quattro anni, con quello che volete essere certi di non dimenticare, con quello che ritenete importante.... insomma, con quello che vi pare :). La chiudete, la mettete da parte, e tra quattro anni, e solo tra quattro anni, potrete aprirla.

L'idea non è mia, l'ha descritta un ascoltatore del programma radiofonico Dee Notte, qualche tempo fa.
Mi è piaciuta: la mia lettera non l'ho ancora scritta, ma penso che possa essere intrigante, e forse emozionante, ricevere una lettera dal se stesso del passato.

Certo, si potrebbero aspettare solo due o tre anni per rileggersi, ma se la distanza temporale è troppo breve, non credo che l'effetto sia lo stesso.

Buona lettera a tutti.


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