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Lettera ai docenti dell'insubria - cosa ne pensa il prof. marco cosentino

Creato il 11 aprile 2012 da Biiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

MCos ha detto...
Che ci si debba disfare tanto più ora dell'immagine di “contiguità” con la Lega è un fatto, ma tutti (o almeno chi ai tempi c'era) ci ricordiamo i manifesti in strada all'indomani dell'istituzione dell'Ateneo (da nessuno allora contestati). Per venire ai tempi nostri, la lezione cattedratica dell'onorevole Maroni di qualche settimana fa è un episodio non trascurabile (pure apprezzabile, se vogliamo, certo si tratterà ora di vedere quali altri politici verranno invitati nel prosieguo di quel corso).
Ben vengano dunque tutte le prese di posizione utili a riappropriarci di quell'autonomia e di quella superiorità rispetto alle diatribe politiche, locali o nazionali che siano, che ci spettano - da docenti, ricercatori, scienziati e intellettuali - quasi più per dovere che per diritto.
Anche perché la più significativa occasione per farlo l'abbiamo persa con l'approvazione di uno statuto che elimina spazi di rappresentatività e partecipazione, attribuendo al futuro rettore ogni potere decisionale, e - sostanzialmente unico in Italia - collega direttamente i componenti "esterni" del CdA alla politica locale.
Qualcuno sostiene d'altra parte che una smentita sia una notizia data due volte. Ben più seria fu la "boutade" estiva sulla laurea hc all'onorevole Bossi. In quell’occasione, nessuno sentì alcun bisogno di “dissociarsi” e anzi i pochi commenti finiti sui giornali furono in alcuni casi addirittura possibilisti (e per chiudere la questione ci volle una dichiarazione del diretto interessato, se ben ricordo). Gelmini era ministro dell’università e la Lega “di lotta e di governo” teneva in pugno le sorti dell’esecutivo. Altri tempi, evidentemente.
Marco Cosentino
http://www.unbagagliodinotizie.com/2012/04/lettera-ai-docenti-delluniversita.html


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