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Lettera al Ministro

Creato il 26 settembre 2011 da Stukhtra

di Alexandre Bortolan

Fra i commenti a un post abbiamo scoperto una lettera che ci è parsa pregevole e meritevole di maggior rilievo. Perciò la riprendiamo qui, pensando di rendere un servizio ai lettori e all’autore dello scritto.

La redazione

Ministro Gelmini,

Le scrivo in relazione alle recenti polemiche innescate dalle ridicole affermazioni recanti il Suo nome da parte del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

Che un Ministro dell’Istruzione dia per assodati i risultati di un “esperimento” ancora tutto da dimostrare, risultati che gli stessi scopritori ritengono anomali e sui quali invitano a investigare ulteriormente e a mantenere la calma e uno scientifico scetticismo, dimostra un’ignoranza del metodo scientifico che, in bocca a un Ministro dell’Istruzione, fa vergognare l’intero Paese. Che un Ministero definisca “una vittoria epocale” il “superamento della velocità della luce” e si congratuli con i “ricercatori italiani” che avrebbero “contribuito” a questo evento equivale a congratularsi con un vigile urbano per aver reso possibile il superamento dei limiti di velocità consentiti, misurandoli con un autovelox.

Il Suo riferimento a un ipotetico “tunnel tra il Cern ed i laboratori del Gran Sasso”, poi rettificato con un tunnel “nel quale circolano i protoni dalle cui collisioni ha origine il fascio di neutrini che attraversando la terra raggiunge il Gran Sasso” solleva dei dubbi sulla capacità di utilizzo delle preposizioni da parte di un Ministro dell’Istruzione. La preposizione “tra” ha infatti un significato unico e inequivocabile, “per nessuna ragione intendibile” in modo distinto da “un tunnel che collega materialmente Ginevra con il Gran Sasso”. In lingua italiana, “tunnel tra il Cern e i laboratori del Gran Sasso” vuol dire precisamente “un tunnel che collega materialmente Ginevra con il Gran Sasso”.

Infine, la spocchia e boria con cui il Ministero accusa le – assolutamente legittime – polemiche di essere “strumentali” dimostrano la malafede dei rappresentanti del MIUR, pronti a etichettare come “strumentali” delle polemiche mosse da privati cittadini e organizzazioni apolitiche che si limitano a evidenziare l’assoluta, crassa ignoranza di un Ministro dell’Istruzione che, oltre a non saper utilizzare propriamente la grammatica, ignora cosa sia il metodo scientifico e ritiene “una vittoria epocale” la mera misurazione strumentale di una velocità.

Tale dimostrazione di ignoranza, poco adatta a un organismo che dovrebbe favorire la cultura e la ricerca, porterebbe a credere che la carica di Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca sia stata assegnata in maniera errata e richiederebbe, in un Paese normale, le dimissioni del Ministro in carica, per manifesta incompetenza e incapacità di ricoprire l’incarico. Nel nostro Paese, che normale – purtroppo – non è, uno si accontenterebbe anche delle scuse per aver scritto delle palesi inesattezze e per l’ignoranza grave che ha causato tali inesattezze.

Riconoscere la propria ignoranza è essenziale per poterla eliminare. Arroccarsi su posizioni difensive, difendendo poi una cosa grave come l’ignoranza, quando questa proviene da un Ministero dell’Istruzione, è inaccettabile e trasmette l’immagine di un Paese in mano a dei boriosi ignoranti. Speriamo che non sia così. Delle scuse e una rettifica, con l’ammissione di aver sbagliato, aiuterebbero in questo senso.

Saluti

Alexandre Bortolan

Privato cittadino

 


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