Egr. Sig. Sindaco,
Le scrivo come cittadina massese, come blogger impegnata nei temi di “genere” e soprattutto come donna.
Le scrivo perché vorrei sottoporre alla Sua attenzione delle mancanze (apparenti, momentanee, rimediabili, non volute….?) di questa nuova Amministrazione da Lei guidata. Vado ad elencare.
Primo: su cinque assessori c’è una sola donna. Certo, in questi casi vige il principio della meritocrazia, ma Le assicuro che anche noi donne siamo esseri meritevoli. Anche tra il sesso femminile avrebbe potuto rintracciare facilmente una o due donne in più, rendendo probabilmente più equilibrata la Sua Giunta, nel rispetto delle Pari Opportunità di cui tanto si parla e di cui ci si riveste a nuovo in tanti bei discorsi, ovunque. Ma poi, nei fatti, la parità di rappresentanza diventa una chimera, spesso e volentieri.
Secondo: su cinque assessorati noto la mancanza – per l’appunto – delle Pari Opportunità. C’è l’assessorato per le politiche sociali: probabilmente andrebbe esteso nelle sue funzioni. Noi donne ce lo auguriamo, in tante. Troppo spesso le Pari Opportunità sono inglobate, dimenticate, soffocate da altri assessorati. Troppo spesso le Pari Opportunità sono viste come un sassolino scomodo nella scarpa. Se non ci sono, meno problemi, meno soldi da spendere per le donne, meno “femministe noiose” che protestano. E qui c’è un errore: perché le femministe noiose ora parleranno e anche tanto.
Terzo: nella nostra città c’è il Centro Donna che non funziona, per mancanza di finanziamenti. A me personalmente si rivolgono donne vittime di violenza (soprattutto familiare), chiedendo come fare per uscire da situazioni gravi e isolanti. Giro la domanda a Lei Sig. Sindaco: cosa fare? Cosa possono fare queste donne per uscire dal loro isolamento e ricevere aiuto dalle Istituzioni locali?
Credo di aver scritto tutto. Almeno il “minimo sindacale”.
Confido in una Sua cortese risposta.
Cordialmente.
Barbara Giorgi
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CONTATTI 8 GIUGNO 2013: 12.126